Il presidente Galli: “Così ho salvato il cane di Ronaldinho”

Il numero uno di Villa Recalcati: “Serata movimentata, ma a lieto fine”

Il Presidente della Provincia di Varese Dario Galli (nella foto) salva il cane di Ronaldinho.
Nella serata di domenica sera, 8 febbraio, verso le 22.30 il traffico lungo la Sp 1, nel tratto tra Galliate e Buguggiate, ha subito una serie di rallentamenti a causa delle presenza di un cane di grossa taglia, che più volte, ha attraversato la carreggiata. «Stavo rientrando a casa – racconta il Presidente Galli – quando all’altezza della “rotatoria dei ciclisti” mi sono accorto che le auto in transito rallentavano per la presenza di un grosso cane. A quel punto mi sono fermato e l’animale, pur spaventato mostrava un atteggiamento mansueto. Con l’aiuto di un camionista siamo riusciti a tenere il cane lontano dalla Provinciale e ho subito ha allertato l’Assessore Bruno Specchiarelli e il dirigente del settore Faunistico Augusto Conti».
Nel giro di pochi minuti sul posto sono arrivati Francesco Migliarina e Mario Palomba, due agenti del Nucleo Faunistico della Polizia Provinciale. Gli agenti, hanno nel frattempo contattato il servizio accalappiacani, e costatato che l’animale aveva tatuato il codice di riconoscimento. «Insomma abbiamo subito capito che non si trattava di un randagio o di un animale abbandonato», spiegano gli agenti presenti.
L’intervento si è risolto con un lieto fine, poiché sul posto è giunto anche il guardiano dell’abitazione di appartenenza dell’animale, che da un po’ era alla ricerca del grosso cucciolo. Solo in un secondo momento si è venuto a sapere che il cane appartiene alla sorella di Ronaldinho. Il campione rossonero infatti abita a poche centinaia di metri dal luogo in cui è stato ritrovato il cane.
«E’ stata una serata un po’ movimentata – commenta il Presidente Dario Galli – sono contento che tutto sia finito senza alcuna conseguenza. Vorrei però sottolineare la tempestività e l’organizzazione della Provincia di Varese e ringraziare l’assessore, Specchiarelli, il dirigente a gli agenti che sono prontamente intervenuti. Anche questa piccola avventura però dimostra che, con un po’ più di indipendenza e libertà, si potrebbero potenziare i servizi di pronto intervento, gestendoli direttamente dal territorio e con risultati egregi».


Comunicato a cura dell’ufficio stampa della Provincia di Varese

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Pubblicato il 09 Febbraio 2009
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