“Costruiamo case che costano poco”. Ma i comuni li snobbano
Cade nel nulla la proposta di un piano di housing sociale dell'Associazione nazionale costruttori
C’è un piano dei costruttori per rilanciare il mercato e aiutare le famiglie che non riescono a pagare i mutui casa troppo alti. Ma i comuni non lo hanno preso in considerazione. Nonostante la crisi. Eppure, la proposta dell’Associazione nazionale costruttori, sembra destinata ad aprire un dibattito. Le imprese vorrebbero stingere un patto coi comuni: che dovrebbero destinare a edilizia sociale i loro terreni, in cambio della costruzione di case a basso prezzo. Lo fanno per stimolare l’occupazione e la ripresa del settore. Nuovi cantieri, infatti, sarebbero un segnale importante in un settore che sta pagando la crisi e che ha una incidenza di manodopera molto alta. Ma anche dal punto di vista dei clienti, ci sono dei vantaggi. Se è vero che gli affitti in Italia sono aumentati in dieci anni del 130% come dice
All’idea, per adesso, è seguito il silenzio. Già nel 2005 Ance inviò la proposta a tutti i comuni della provincia e non ottenne alcuna risposta. Possibile? “Sì – dice Ghiringhelli – abbiamo chiesto a tutti di riservare delle aree per l’housing sociale, a novembre ci abbiamo riprovato con i comuni più grandi, e ancora una volta c’è stato il silenzio. Ci riproveremo, a breve, e allegheremo anche la progettazione, che nel frattempo abbiamo deciso di finanziare noi”. La vicenda è curiosa, considerando che entro la fine del 2010 tutti i comuni devono aggiornare il piano di governo del territorio, finora approvato da solo 5 amministrazioni. Il comune di Varese, ad esempio, nell’ambito del Pgt, è obbligato a destinare alcune aree a edilizia agevolata. In passato furono destinate alle case Aler, ma il “social housign” si rivolge in realtà a un mercato diverso, fatto di gente che può pagare e normalmente senza contorno di disagio sociale. Proprio a Varese il dibattito si annuncia interessante, alcuni assessori hanno accolto l’idea con freddezza, mentre i costruttori ricordano che i principali clienti del sociali housing sono le giovani coppie, e gli stranieri.
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