Da Gavirate parte la sfida australiana a “Londra 2012”

Il rappresentante del governo australiano Warwick Forbes spiega la scelta di investire nel nostro territorio per preparare il terreno agli atleti che arriveranno all'hub dal settembre del 2010. "Location chiave nel circuito di otto sport prevalenti"

«Sul lago di Gavirate ci prepareremo a conquistare Londra 2012». Negli occhi di Warwick Forbes (foto), inviato del Governo australiano a Gavirate, si accende la fiamma della competizione quando spiega le ragioni che hanno indotto il suo Governo a volere la costruzione dell’hub sulle sponde del lago varesino: «Il nostro paese ama molto lo sport e la competizione agonistica. La decisione di cercare una base in Europa per tutti gli atleti impegnati in questo continente è legata non certamente al risparmio o ai soldi in generale, ma alla quantità di medaglie d’oro e d’argento che potranno arrivare».
Dal 2005, l’Australian Sport Commission di Camberra, infatti, segue con attenzione il progetto di realizzare una struttura ricettiva e sportiva che accolga le proprie squadre impegnate nei circuiti d’Europa: «Si tratta della prima iniziativa di questo genere – spiega Forbes – uno Stato investe in un altro paese per creare una base da destinare alla preparazione dei propri atleti. Quando sarà pronto l’hub, i nostri atleti verranno a Gavirate a riposarsi tra un torneo e l’altro e ad allenarsi, senza la necessità di rientrare in Australia, un viaggio molto costoso sia dal punto di vista economico sia fisico».
A far conoscere la provincia di Varese all’Australian Sport Commission furono, nel 1992, la società Canottieri di Gavirate e la società ciclistica di Castronno: «Avevamo ottimi rapporti con queste due realtà, così, quando decidemmo di investire in una struttura in Europa, ci presentammo in Provincia con la nostra idea. Trovammo subito grande entusiasmo e una location ideale: direttamente sul lago di Gavirate, ottimo per svolgere canottaggio, canoa e kayak, con un circuito di strade perfetto per allenare i nostri ciclisti, e una serie di infrastrutture all’altezza per gli 8 sport prevalenti (nuoto, calcio, basket, canoa, canottaggio, tennis, atletica e ciclismo), con un clima ideale. Oltre a un aeroporto internazionale, importante come Malpensa, vicinissimo».
Un’opportunità sposata con slancio dall’amministrazione australiana e che ancora oggi viene giudicata con toni entusiastici, nonostante i ritardi e gli inghippi burocratici e amministrativi incontrati nel percorso: «Il nostro Console generale a Milano ci aveva preparati ad affrontare un iter problematico, quindi, tutto ciò che è accaduto non ci ha deluso. I tempi sono indubbiamente più lunghi di quello che ci attendevamo, ma siamo convinti che questo progetto darà i risultati sperati e quindi aspettiamo fiduciosi».
Ora Warwick Forbes, che dallo scorso anno si è stabilito a Varese, sta lavorando per facilitare le squadre australiane impegnate, dal prossimo mese, nei diversi circuiti: «Da marzo a ottobre ho un calendario fitto di arrivi e partenze di atleti di boxe, piuttosto che di atletica, o basket o calcio, oltre  500 persone che dovrò sistemare in albergo, a cui dovrò trovare strutture per allenarsi e personale medico a cui rivolgersi. Sto anche costruendo una rete medica europea che servirà quando ci stabiliremo a Gavirate.  È un lavoro organizzativo complicato, ma sto ricevendo un grande aiuto dalla Provincia che mi mette in contatto con le persone migliori a risolvere tutti i problemi logistici. Sto trovando un’enorme disponibilità da parte di tutti e un calore che mi mette a mio agio».
Gavirate è ormai diventata una "location" chiave nel circuito sportivo australiano: viene citata nelle presentazioni ufficiali dell’Australian Institute of Sport ( l’organo ufficiale di promozione e finanziamento delle diverse discipline): « La decisione di investire in Europa non è poi così incomprensibile – commenta il rappresentante del Governo – se i nostri atleti vivono a Gavirate per tutto il tempo in cui sono impegnati nei diversi tornei o circuiti vuol dire: risparmiare sui voli aerei, sugli alberghi. Così quei fondi vengono reinvestiti nello sport in Australia per sostenere i futuri campioni, che conquisteranno più vittorie…Quindi, il canone d’affitto che noi sosterremo per i prossimi 10 o 15 anni ( la convenzione è per 10 anni più 5) è decisamente più contenuto di quanto spendiamo per far viaggiare gli atleti. Inoltre, avere una base è un po’ come sentirsi a casa propria».

Risolti tutti i problemi, l’ultima data disponibile per l’entrata in funzione dell’hub è settembre 2010, a meno di due anni dai giochi olimpici di Londra: in tempo per lanciare la sfida alla vecchia madre patria…

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Febbraio 2009
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