“Che fine farà l’affresco di San Fermo?”

In una nota la preoccupazione del Pd che chiede spiegazioni sulla reale situazione del “paese dipinto”

 Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Il Partito Democratico aveva fin dagli inizi di settembre sollevato il problema del degrado dell’affresco CONTINUITA’ , collocato nel borgo antico Penasca di S. Fermo e opera del pittore Giovanni De Maria, artista di Arsago Seprio ormai scomparso.
Contestualmente i Democratici avevano chiesto alla Amministrazione comunale e a quella provinciale di fornire risposta ad alcuni dubbi:

-sul borgo antico di S. Fermo, nel 200 il Comune e l’Assessorato allo Sport, d’intesta con la Circoscrizione 5, hanno investito in termini economici e di rivalutazione del territorio con il progetto “MURI D’AUTORE”, che ha portato a collocare dieci affreschi sui muri esterni delle abitazioni e che aveva come sbocco naturale l’inserimento del borgo tra i PAESI DIPINTI D’ITALIA legati alla ASSIPAD, associazione nazionale con sede proprio a Varese in via Magenta. L’iscrizione ad Assipd comporta una cospicua attività di cura, manutenzione e promozione dei borghi dipinti. Mentre per gli altri borghi d’Italia ciò era ampiamente garantito, per S.fermo questo non accadeva. Come mai?

-di S. Fermo come borgo dipinto d’Italia ha sempre parlato la stampa, così come il dépliant informativo sul turismo provinciale in occasione dei mondiali: che l’antico borgo fosse un paese dipinto d’Italia lo hanno creduto per otto anni i varesini, i sanfermini e specialmente coloro ai quali era stata chiesta la liberatoria per collocare le opere d’arte sui muri delle proprie abitazioni. Ma i dipinti sui muri, opera di dieci artisti di fama internazionale, di cui due della nostra provincia, sono abbandonati a se stessi e attorno al borgo dipinto gli unici a creare attività artistiche sono i membri di una associazione culturale di cittadini volontari. Non è certo segno di attenzione da parte dell’Amministrazione per un centro d’arte che dà lustro alla città e alla provincia e che potrebbe essere fulcro di attività di spessore e di richiamo culturale e turistico Come mai?

 
E la verità finalmente emerge dalla risposta che l’assessore comunale alla promozione del territorio, Enrico Angelini, ha fornito oltre un mese fa ad una interrogazione del consigliere PD Nicola Milana, datata 15 gennaio.
L’Assessore, rammaricandosene, dice chiaramente che la città di Varese non è iscritta ad ASSIPAD e non lo è mai stata in passato. Nella stessa si legge anche che attualmente non esistono i fondi per l’ampliamento della esposizione di opere, come invece esplicitamente risultava nel progetto varato nel 2000.
 
Eppure alcuni mesi or sono, dalle pagine della stampa locale, si leggeva invece che la presidente della Circoscrizione 5, ritenendo inutile il clamore avrebbe utilizzato i fondi a disposizione del presidente stesso proprio per iscrivere S. Fermo all’Assipad, tra i paesi dipinti d’Italia.
Ora invece l’assessore conferma che nulla in realtà dal 2000 ad oggi è stato fatto a tale scopo.
 
Sempre l’Assessore Angelini, che esplicita il proprio apprezzamento per le richieste avanzate dal PD in proposito e si dichiara a disposizione in futuro per operare a favore del borgo artistico, conferma che il restauro dell’opera del pittore De Maria sarà effettuato dalla restauratrice Alessandra Caccia a partire dalla prossima primavera e che a tale proposito è già stata avviato l’iter organizzativo all’interno del consiglio di circoscrizione. Martedì 17 marzo 2009, in data quindi decisamente successiva a tale notizia ufficiale dell’assessore Angelini, in seduta di consiglio di circoscrizione, la presidente, rispondendo alle richieste dei consiglieri PD in merito al borgo antico di Penasca, ha invece affermato che sono ancora in fase di raccolta i preventivi relativi ai progetti di restauro. Non ha assolutamente detto che la restauratrice è in realtà già stata scelta, che i lavori inizieranno a breve. E ancora una volta ci chiediamo “cui prodest?” questa serie di contraddizioni, di notizie che non collimano, di informazioni ai cittadini che variano.
 
Se il restauro, come da risposta scritta dell’assessore, partirà a breve (ormai siamo nella primavera 2009) ed è già stato assegnato alla restauratrice Caccia, tanto che nei mesi scorsi era già attivato l’iter necessario in circoscrizione, chiediamo una volta tanto di potere contare, dopo tante notizie infondate, che per anni hanno preso in giro i cittadini, su qualche dato certo.
 
Crediamo pertanto alla risposta positiva dell’assessore Angelini e cioè che a breve la restauratrice Alessandra Caccia avvierà l’opera di rifacimento dell’affresco del pittore Giovanni de Maria, opera davvero malridotta dall’incuria di anni da parte della Amministrazione e dal disinteresse di tanti hanno lasciato che una preziosità del territorio si perdesse quasi definitivamente.
 
 
Per il Partito Democratico
 
Nicola Milana     Consigliere comunale PD
Luisa Oprandi   Consigliere provinciale PD
Paolo Cipolat      Consigliere di circoscrizione PD
Luca Conte          Consigliere di circoscrizione PD
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Marzo 2009
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