Numero legale, la maggioranza di Fontana scivola ancora
Salta il consiglio comunale, riunione notturna dei capi gruppo, il sindaco discute della situazione coi partiti, Forza Italia minimizza, il Pd dice di aver bloccato gli aumenti tariffari delle scuole
Salta il consiglio comunale, la maggioranza non riesce a garantire il numero legale e l’opposizione, per protesta, esce dall’aula. Il presidente è costretto a dichiarare sciolta la seduta e i partiti del centrodestra entrano in conclave, una assemblea con i musi lunghi, per capire che cosa stia accadendo alla maggioranza. Il sindaco ha partecipato alla riunione, ma c’è una novità: sono stati concordati due emendamenti al bilancio dell’ultimissima ora che saranno annunciati in giornata dal primo cittadino e dai capi gruppo. Vedremo che cosa tirerà fuori dal cilindro, il sindaco Fontana.
Intanto, i capigruppo minimizzano. Da Forza Italia arriva una spiegazione senza polemiche: "E’ stato solo un ritardo tecnico di alcuni consiglieri – dice Aldo Colombo – i colleghi erano in arrivo, e la minoranza ha deciso lo stesso di far mancare il numero legale, ma a chi giova?". Al momento dell’appello, mancavano 4 consiglieri di Forza Italia, 1 dell’Udc, 1 della Lega.
Il primo punto era un ordine del giorno di Colombo e Clerici per l’esclusione degli investimenti dal patto di stabilità interno, al secondo punto c’era invece la manovra tariffaria delle scuole materne e primarie. I costi del pre e dopo scuola, con agevolazioni, e il costo delle mense, che la maggioranza considera sostanzialmente più equo.
Pd, La Sinistra e Movimento libero, però, si prendono una piccola vittoria politica.
Nicoletti sottolinea le divisioni del centrodestra, mentre il Pd mette l’accento sugli aumenti delle tariffe scolastiche che i consiglieri dell’opposizione hanno deciso di avversare e che stasera sono riusciti a bloccare. "Ci eravamo preparati a una battaglia contro gli aumenti che gravano sulle famiglie – dice il capogruppo Emiliano Cacioppo – e che in acuni casi sono anche di 95 euro annuali per nuclei che hanno un reddito isee tra i 4mila e gli 8mila euro, si tratta di adeguamenti che, secondo noi, mirano a recuperare ben poco, 104mila euro in totale, ma prendendoli dalle tasche dele famiglie in maniera indiscriminata".
Durissima anche la critica ai provvedimenti di Angelo Zappoli, che già nei giorni scorsi aveva espresso totale contrarietà .
Gli adeguamenti scolastici erano invece considerati positivamente dalla giunta e dall’assessore Patrizia Tomassini, mentre da Forza Italia, da sempre molto sensibile al tema scuole, Aldo Colombo rivendica gli adeguamenti dicendo che sono state tolte delle gratuità, ma che si favoriscono le famiglie numerose. "Chi ha tre figli, paga per poco più di due figli su tre" chiosa Colombo.
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