Spazzatura in strada, lavoratori a casa

Una società siciliana vince l'appalto per gestire la raccolta rifiuti del consorzio Coinger a cui aderiscono 22 comuni del Varesotto, strappandolo alla Econord. Ma la nuova società che doveva iniziare il servizio il primo aprile non è in grado di effettuarlo «per motivi oggettivi». Nel frattempo i 27 dipendenti sono stati licenziati, nonostante il lavoro non manchi

Nel Varesotto è scoppiata la guerra dell’immondizia. A partire da domani,  nei 22 comuni che aderiscono al consorzio Coinger (consorzio intercomunale gestione rifiuti), tra cui c’è anche Lozza, «patria» del ministro dell’Interno Roberto Maroni, la raccolta dei rifiuti non sarà effettuata. Fino ad oggi il servizio in appalto è stato gestito dalla varesina Econord spa (1500 dipendedenti e 100 milioni di fatturato), di Claudio e Luciano Milanese, ma l’ultima gara d’appalto indetta dal Coinger è stata vinta da una società siciliana, la Iseda srl che per partecipare alla gara ha costituito con la Igm Ambiente srl di Aragona in provincia di Agrigento una Rti (raggruppamento temporaneo di impresa). I siciliani si sono aggiudicati l’appalto, che ha un valore di 18 milioni di euro, con un ribasso del 3,3 per cento, contro lo 0,1 per cento offerto dalla Econord spa. «Noi lavoriamo già in perdita – dice Alessandro Amici , responsabile commerciale della Econord – mi chiedo come la società vincitrice possa garantire il servizio con questo ribasso. Oggi il servizio completo dopo l’esito di questo appalto costa per abitante 29 euro, a Sesto Calende ne costa 33 senza alcuni servizi aggiuntivi. Come è possibile scendere sotto certi livelli?».   
Ora però la società siciliana ha comunicato al Coinger che per «motivate difficoltà organizzative potrà iniziare ad operare nel territorio dei 22 comuni non prima della fine di aprile» anziché il primo aprile.
Il consorzio, trovandosi nella situazione di non poter garantire il servizio ai comuni, è corso ai ripari chiedendo alla Econord di «fare marcia indietro» con tanto di lettera raccomandata datata 30 marzo 2009 e di prorogare il servizio perché il subentro della nuova concessionaria siciliana è stato rinviato. «I motivi che la Iseda ci ha dato e su cui ha fornito spiegazioni adeguate sono oggettivi – spiega Paride Magnoni, direttore di Coinger – e siccome questo è un servizio di pubblico interesse pensiamo che la Econord debba fornirlo in proroga. Comunque, i nostri avvocati stanno lavorando su una clausola del capitolato». Tra i motivi oggettivi di ritardo c’è ad esempio l’acquisto dei mezzi necessari alla raccolta dei rifiuti che, secondo Coinger, sarebbero stati già ordinati dalla società siciliana, e l’allestimento della rimessa con relative autorizzazioni dei Vigili del fuoco.
La società dei Milanese da parte sua ha risposto picche, lasciando aperta una sola ipotesi: «Si ribadisce -scrivono i proprietari della Econord –  l’indisponibilità a proseguire in regime di proroga  il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani restando disponibili nel subentro del nuovo appalto a partire dal 1 aprile, in ragione del fatto che l’Ati (associazione temporanea d’impresa ndr)aggiudicataria dell’appalto ha palesemente dichiarato la propria indisponibilità ad iniziare il servizio dei tempi indicati dal bando di gara».
Oltre al disservizio che subiranno i comuni del consorzio, in gioco c’è anche il destino dei 27 lavoratori che tre giorni fa si sono visti recapitare la lettera di licenziamento dalla Econord. «Secondo l’articolo 6 del contratto collettivo nazionale di lavoro- spiegano i rappresentanti del sindacato –  dovrebbero essere riassunti dalla società che ha vinto l’appalto, quindi dai siciliani. Questa è una situazione assurda perché il lavoro c’è e i lavoratori pure. Noi ci appelleremo al prefetto».

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Pubblicato il 31 Marzo 2009
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