I vertici di Coinger : “Altro che casta. Ecco cosa guadagniamo”
Tre amministratori e magri gettoni per un servizio efficiente, tra cui la raccolta a domicilio dell’amianto
Paride Magnoni, direttore di Coinger (consorzio intercomunale gestione rifiuti), guadagna 40 mila euro lordi all’anno, poco più di 2000 euro netti al mese. Silvano Marchini (Lega Nord), presidente del consiglio di amministrazione e vicesindaco di Mornago, porta a casa 7.000 euro lordi all’anno. Fabrizio Taricco (Pd), presidente dell’assemblea dei 22 comuni che aderiscono al consorzio, zero euro.
Coinger ha un fatturato annuo di 5 milioni e 400 mila euro, serve 22 comuni e 75 mila cittadini, non puo’ fare utili . «Il nostro servizio – spiega Magnoni – fino a oggi è stato eccellente. Abbiamo una quota di differenziata altissima, facciamo il servizio di ritiro amianto e lana di roccia a domicilio, servizi che non fa nessuno».
(foto: da destra, Silvano Marchini, Fabrizio Taricco e Paride Magnoni)
Il consorzio ha un’alta percentuale di rifiuti riciclati, oltre il 70 per cento, una parte dei quali vengono lavorati in zona, come la carta (Gornate Olona) e il vetro (Origgio). Il legno, tramite il circuito «Rilegno», va a Pavia, la plastica viene pressata a Como e inviata all’impianto di Montello (Bergamo), l’umido (non abbiamo più impianti in provincia) va in parte a Pavia e in parte a Montello (Bergamo) e, durante le emergenze, viene spedito anche Padova con autorizzazioni giornaliere. Il sacco viola viene conferito nell’impianto di Tramonto a Vergiate, dove viene fatto un pretrattamento per diventare cdr che viene poi utilizzato come combustibile da Lomellina Energia (Pavia).
Marchini presidente del consiglio di amministrazione di Coinger, leghista con un impensabile passato da repubblicano nella prima repubblica, rimane convinto che il successo di Coinger dipenda dai cittadini. «Se in tutti questi anni abbiamo ottenuto risultati così importanti e un servizio efficiente lo dobbiamo anche alla gente che è molto attenta alla questione rifiuti».
Taricco «l’uomo a costo zero» (fa parte anche del cda dell’ato dove non becca nemmeno una lira), sindaco di Carnago in quota al Partito democratico, non si lamenta ma precisa che: «Il consorzio per chi lo amministra è un grosso impegno di responsabilità. Insomma, siamo dei volontari che amministrano con principi di trasparenza e soprattutto cercando nella concorrenza il servizio al miglior prezzo per i cittadini».
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