“La macchina dei soccorsi lasciata senza autista”

Il grido di allarme del sindacato dei vigili del fuoco: "Siamo partiti con poco denaro anticipato dall'amministrazione, denaro già finito che non sarà quindi disponibile per coloro che dovranno avvicendarci"

Non è una polemica. Né la voglia di "primeggiare" nella gara di solidarietà. E’ un grido di aiuto, è il desiderio di far sapere a chi non può sapere né capire stando seduto in poltrona a guardare le immagini dei tiggì, che cosa stia davvero succedendo in Abruzzo. La segnalazione arriva da una voce autorevole: dal vigile del fuoco Ferdidando Mattei che oltre ad essere in servizio alla centrale di Varese è anche rappresentante del sindacato di base. Pubblichiamo la sua lettera, in cui denuncia una situazione caotica, in cui spesso l’agire viene lasciato alla buona volontà, o peggio, all’improvvisazione.
Gentile Direttore,
ricevo aggiornamento dai colleghi impegnati a scavare tra le macerie e trasmetto alla Sua testata anche se non tutti gradiscono le polemiche.
La macchina dei soccorsi si è mossa imponente sicuramente favorita dalla posizione centrale della regione colpita ma si è subito ammalata di elefantiasi.
Solo di Vigili del Fuoco sono sul posto quattrocento squadre più tutte quelle degli altri corpi ed organizzazioni. Migliaia di soccorritori operanti in maniera scoordinata, le notizie che mi giungono sono quelle di una mastodontica disorganizzazione tra i concorrenti. I colleghi operativi varesini hanno potuto trovare riposo dopo quaranta ore di lavoro ininterrotto grazie all’assistenza della Guardia di Finanza che ha offerto loro riparo ed un materassino. E pensare che Varese in ambito di colonna mobile lombardia ha mansioni logistiche!
Sono partiti con poco denaro anticipato dall’amministrazione che essendo già finito non sarà disponibile per coloro i quali dovranno a breve avvicendarli. Questi ultimi lo faranno di tasca propria, vedendoseli restituire poi scaglionati in anni.
Operare in emergenza con ritmi massacranti si traduce anche in malori mortali ed un collega di Bergamo è deceduto.
Perché succede tutto questo? Rinfocoliamo un’antica polemica… cosa servono due organizzazioni di protezione civile avulse l’una all’altra quando non addirittura contrapposte?
C’è addirittura una legge che individua il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco come "colonna vertebrale" della protezione civile. Beninteso il problema non è stato creato dall’attuale governo ma dall’alternanza di tutti quelli che si sono succeduti.
Ora accettando l’aiuto di altri paesi avremo la cartina al tornasole dell’ennesima dimostrazione di italica disorganizzazione.
Ad ulteriore conferma che in questi casi prevenire è meglio che combattere. Perché dirlo ora? Semplicemente perché tra due settimane sarà lettera morta.
Ferdinando Mattei – RdB Vigili del Fuoco Varese

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Aprile 2009
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