Pd, una serie di proposte contro la violenza sulle donne

Una serie di iniziative per proteggere le donne dalla violenza. Le ha presentate il Partito Democratico di Varese partendo dal dato dell’Istat

Una serie di iniziative per proteggere le donne dalla violenza. Le ha presentate il Partito Democratico di Varese partendo dal dato dell’Istat secondo cui sono 7 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni che nel nostro Paese nel corso della loro vita hanno subito violenza sessuale o fisica, 1 donna su tre. Di queste 5 milioni hanno subito violenza sessuale, 1 milione ha subito stupri o tentati stupri. La violenza sulle donne avviene nella maggior parte dei casi tra le pareti domestiche, è commessa dal partner, dal marito o da familiari ed è la prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne tra i 14 e i 50 anni, prima del cancro e degli incidenti stradali. La violenza sulle donne è diffusa in tutte le classi sociali indipendentemente dal reddito, dall’età, dall’istruzione e dalla nazionalità.Essa erode il tessuto delle relazioni, che rende possibile la società umana. I dati segnalano che la violenza sulle donne è in aumento.
 
Il Partito Democratico della Provincia di Varese chiede al Governo di ripristinare il piano nazionale contro la violenza di genere e il fondo nazionale di 20 milioni di Euro per i centri antiviolenza decisi  dal governo Prodi; di condurre una campagna antiviolenza in cui si informino le donne sulle strutture e i servizi che possano aiutarle e che preveda corsi nelle scuole di educazione al rispetto, alla parità e alla nonviolenza per costruire una nuova cultura dei diritti; di mettere in atto politiche efficaci di integrazione delle persone immigrate a partire dalla scuola. Il Pd di Varese chiede inoltre al Parlamento di discutere al più presto le proposte del PD contro la violenza sulle donne e a sostegno dei centri antiviolenza; di approvare senza più indugio la legge sullo stalking. Al Consiglio Regionale della Lombardia il Pd varesino chiede di esaminare al più presto la proposta di legge regionale del Pd n. 300 “Istituzione del fondo regionale di finanziamento per le Case delle Donne, servizi e Centri antiviolenza delle donne” presentata il 5 marzo 2008. Infine alla Provincia di Varese il Pd chiede di istituire l’Assessorato alle Pari Opportunità con compiti di coordinamento trasversale delle politiche femminili provinciali e in particolare delle diverse azioni della Provincia per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne; di attuare l’Ordine del giorno inerente alla violenza e al maltrattamento sulle donne approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale il 12 dicembre 2007 in particolare i punti in cui si chiede: l’istituzione di un Osservatorio Provinciale contro la violenza; l’individuazione d’intesa con i Comuni della provincia di risorse per l’apertura di una casa di ospitalità in cui le donne vittime di violenza e maltrattamenti possano essere ospitate; di elaborare un Protocollo d’intesa per contrastare la violenza sulle donne tra Provincia, Prefettura , Ufficio scolastico provinciale, Asl, Aziende Ospedaliere, Dipartimento di Medicina Legale dell’Università, Centri Antiviolenza, Ordine dei Medici, Ordine degli Avvocati, Comando Provinciale dei Carabinieri con strategie condivise per: superare la frammentazione degli interventi; promuovere azioni di prevenzione e contrasto sul fenomeno; educare alla cultura della non violenza mediante percorsi educativi e informativi; formazione degli operatori anche sul diritto di famiglia dei Paesi stranieri, in particolare di quelli da cui provengono la maggior parte dei migranti della nostra Provincia; pianificare interventi per aiutare le vittime a ricostruire la propria vita.
 
Ai Comuni della Provincia il Pd chiede di istituire l’Assessorato alle Pari Opportunità con compiti di coordinamento trasversale delle politiche femminili comunali e in particolare di tutti gli interventi comunali di contrasto alla violenza sulle donne; di effettuare una mappatura delle zone maggiormente a rischio in collaborazione con l’Ufficio Urbanistica, i Comitati di Quartiere, le associazioni femminili; di potenziare la sicurezza diurna e notturna nei parchi e nelle strade cittadine (più illuminazione, più sorveglianza); di destinare nei parcheggi pubblici aree riservate alle donne vicino alle uscite; di inserire nei programmi di formazione degli autisti degli autobus pubblici anche il tema del contrasto alla violenza sulle donne; di sostenere/organizzare corsi di autodifesa rivolti alle donne in collaborazione con le associazioni sportive del territorio; di promuovere in collaborazione con le associazioni culturali e sociali del territorio iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema, quali gli incontri contro la violenza e a favore del rispetto dei diritti umani delle donne e dei bambini, i percorsi di pari opportunità nelle scuole, i cineforum, le mostre fotografiche, gli spettacoli teatrali; di supportare anche mediante convenzioni i Centri di ascolto del territorio.

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Pubblicato il 14 Aprile 2009
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