Lega e Pdl unite per conquistare la “roccaforte rossa”

Marco Colombo è il candidato del centrodestra alle elezioni amministrative: «Con me Sesto non avrà mai una moschea»

«Se diventerò sindaco, Sesto non avrà mai una moschea». La sicurezza è solo uno dei sei punti del programma di Marco Colombo, candidato sindaco della Lega e del Pdl, ma è quello che ha scaldato di più il pubblico presente questa mattina alla sua presentazione. «Sesto non ha particolari
problemi di delinquenza ma voglio che la gente percepisca più protezione. Per questo dedicherò alla sicurezza un assessorato specifico e prevedo di ricorrere alla videosorveglianza nel centro e nelle frazioni».
Al fianco del giovane candidato, alla sua prima presentazione nella sala consiliare del Comune, c’erano il segretario provinciale della Lega Nord, Stefano Candiani, il coordinatore del Pdl, Nino Caianiello e i due responsabili cittadini dei partiti: Orlando Veronese (Lega) e Attilio Riboni (Pdl). 

«Sesto è un comune importante perchè rappresenta un punto di riferimento per tutto il territorio – ha precisato Candiani – Con Marco Colombo questa cittadina ha un’opportunità di migliorare e di costruire progetti condivisi con i cittadini». «È giovane, capace e imprenditore – ha aggiunto Caianiello – potrà apportare un cambiamento politico importante». Ma la prima novità è che, per conquistare la "roccaforte rossa", Lega e Pdl si presenteranno insieme. «Un accordo storico – spiega Colombo – riuscito grazie a un lavoro di collaborazione avviato circa un anno fa e che vuole riproporre il modello politico che oggi governa in modo positivo stato, regione e provincia».

Di Sesto Calende, racconta il candidato, «sono innamorato fin da bambino. Quando con mio nonno uscivo in barca sul fiume e guardavo la bellezza della natura. Oggi però il paese appare statico e senza progetti. Io ho una visione per Sesto e sono giovane, ho molta energia e voglia di cambiare le cose». Il cambiamento a cui si riferisce si riassume nei sei slogan del programma elettorale: "Sesto sicura, viva, unita e vicina, sociale, sportiva e futura". «Vorrei dare più spazio ai giovani, nella mia squadra ce ne sono tanti e migliorare il rapporto con i cittadini che oggi non sono ascoltati. Dedicherò a questo impegno ogni giorno d’ora in avanti». 

Tante proposte ma anche dure critiche all’amministrazione uscente: «Una città più viva – continua – è fatta di eventi, di concerti, di interventi per renderla più bella e attraente e di idee per rilanciare il turismo. Ma per il suo sviluppo futuro dovremo  fare i conti con un piano di governo del territorio molto limitante. L’aver approvato questo documento a fine mandato è un segnale di scorrettezza e poca sensibilità da parte di questa giunta. Saremo frenati da un piano che non dà possibilità di miglioramento alla città».

In linea con il partito è infine la sua posizione sugli immigrati che a Sesto Calende sono molti e stabilmente inseriti: «Sono un cristiano credente e rispetto chi non crede e le altre religioni» ma «con me Sesto non vedrà mai la realizzazione di una moschea». E, riferendosi allo spazio di via Cavour sede dell’associazione culturale islamica, precisa: «Chi lavora e vive nella regolarità sarà il benvenuto ma non sarò tollerante con chi non rispetta le leggi. Qualunque violazione venga commessa».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Aprile 2009
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