“Qualcuno ci dica quali veleni nascondono i terreni vicino a casa”

Il comunicato del comitato “Adesso Basta” dopo l’ultima riunione avvenuta in Provincia per fare il punto sull’area

Fra Brenta e Cittiglio da tempo un gruppo di cittadini si è riunito in un comitato per tenere sotto osservazione quanto accade nella zona occupata dalla ditta Acquatech, un impianto di smaltimento fanghi che desta preoccupazione ai cittadini dal punto di vista ambientale. Dopo la riunione di qualche giorno fa in Provincia riceviamo e pubblichiamo il comunicato che il comitato ha inviato a Varesenews per informare dei prossimi passi e della situazione dell’area.
 
Giovedì 16 aprile 2009 alle ore 10.30, presso villa Recalcati, per fare il punto della situazione in merito all’inquinamento del sito dell’ex conceria Fraschini – ex Acquatech in Cittiglio, si è riunito il
tavolo cui sono stati invitati i seguenti enti e istituzioni:
– Provincia di Varese (assessore L. Marsico, ing. S Capogna, ing. P. Sibilia, geologo G.
Battagion, ing. A. Comini)
– Comune di Brenta (sindaco S. Borghese, geom. D. Cattò)
– Comune di Cittiglio (sindaco G. Galliani, geom. G. Testa, dott. A. D’Agata)
– A.R.P.A. Varese (dott.sa Poldo)
– A.S.L. Varese (dott.sa Sturaro)
– Associazione Varese Europea (amici della terra, dott. A. Bortoluzzi)
– Comitato Adesso Basta (pres. M. Aletti, segr. G. Leoni, socia L. Baia)
In linea di massima la discussione ha toccato due punti, 1. lo svuotamento delle vasche del
depuratore ancora piene di liquami maleodoranti, 2. il massiccio ritrovamento di sostanze inquinanti
nel terreno interessato. Ad oggi la situazione è la seguente:
1. quando la ditta Acquatech ha cessato l’attività, causa il mancato rinnovo delle concessioni, ha lasciato le vasche del depuratore piene di liquami che, soprattutto con la bella stagione ed il relativo incremento delle temperature, emanano il solito, nauseabondo odore. Come noto la ditta Acquatech è in liquidazione, ha inoltrato ricorso al TAR contro il mancato rinnovo delle concessioni ed ha venduto la sua proprietà di Cittiglio alla ditta Ares di Biella. La Provincia di Varese, già dal settembre 2008, aveva ventilato l’idea di procedere all’escussione della garanzia assicurativa, ammontante a circa 120’000 Euro, per effettuare lo svuotamento e la disinfezione delle vasche del depuratore. Il comitato “Adesso Basta” ha ottenuto la promessa dalla Provincia di Varese che tale operazione sarà eseguita in tempi molto brevi: il Sindaco di Cittiglio deve emanare un’ordinanza che obblighi i proprietari a svuotare le vasche, in caso di mancato rispetto della stessa si procederà
all’escussione della garanzia ed allo svuotamento delle vasche entro la fine di giugno 2009. Contiamo vivamente, almeno per quanto riguarda gli odori di trascorrere quest’anno un’estate serena!
2. Sempre in occasione della cessazione dell’attività, ad ottobre 2007, la ditta Acquatech denunciava il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione (SCS) nell’area di pertinenza “impianto di trattamento reflui/rifiuti”, a seguito di scavi esplorativi eseguiti dalla proprietà per verificare la fattibilità di interventi edilizi. Le verifiche dell’ARPA hanno confermato la massiccia presenza di cromo nel terreno e nella falda superficiale e di mercurio ed anilina nel terreno. Tali sostanze non sono riconducibili all’attività dell’impianto di trattamento reflui/rifiuti
ma perfettamente compatibili con gli oltre cento anni di attività conciaria svolta nel sito in questione. Ad oggi la situazione si può così riassumere: alle ditte Acquatech e Ares nulla si può imputare a questo proposito, la conceria Fraschini, responsabile dell’inquinamento riscontrato, non esiste più. In questi casi il Sindaco del comune interessato deve intervenire in vece dei responsabili a bonificare la zona, fatto salvo il diritto di rivalersi su questi ultimi per rientrare delle spese sostenute.
Ma qui i responsabili non ci sono più e trovare qualche milione di euro per un comune come Cittiglio… Va segnalato, ci è stato detto, che, non avendo il sito particolari interessi sovra-comunali, Provincia di Varese e Regione Lombardia non possono intervenire. Insomma, l’unica via d’uscita sembrerebbe quella di sperare in un improbabile costruttore che, con il permesso di compiere speculazioni si faccia carico anche della bonifica! Il tavolo si è concluso con l’assegnazione al Sindaco del comune di Brenta dell’incarico di contattare gli attuali proprietari
dell’ex conceria Fraschini per effettuare dei sondaggi anche nel comune citato. Se la condizione dei terreni e della falda si presentasse simile a quella di Cittiglio, si potrebbe ipotizzare un coinvolgimento di Provincia e Regione. Abbiamo manifestato inoltre la nostra delusione per non aver ricevuto, nonostante la presenza al tavolo dell’ASL, nessuna indicazione in merito alla eventuale pericolosità delle sostanze presenti nel sito indicato che, ricordiamo, si trova a pochi metri dalle nostre abitazioni. È triste dover accettare che la nostra salute è tutelabile solo se qualcuno mette i soldi necessari a fare la “caratterizzazione” del sito, e ad oggi questo qualcuno non c’è! Come asserito anche al termine della riunione cercheremo, con i mezzi che abbiamo a disposizione, di fare chiarezza su questo punto. Da segnalare inoltre che, dalle ultime analisi effettuate nei pozzi presenti in zona lo scorso mese di febbraio, non risultano contaminazioni delle acque profonde.
In conclusione, a proposito dell’inchiesta che la Procura sta svolgendo, siamo stati informati che la Finanza ha chiesto a Provincia e Comuni documentazione prontamente consegnata.
Il comune di Cittiglio ci ha comunicato inoltre che nell’area adiacente l’impianto di depurazione ex Acquatech non si trovano pozzi dell’acquedotto di Cittiglio. I pozzi più prossimi alla citata area sono:
– pozzo ex Fraschini in comune di Brenta
– pozzo ditta Vedani in comune di Gemonio
– pozzo ex INVA in comune di Gemonio
– pozzo del comune di Caravate in comune di Cittiglio.
Nell’immediato futuro il comitato Adesso Basta cercherà comunque di allargare il ventaglio di Enti e/o persone interessate alla nostra causa contattando comunque
Regione Lombardia e Prefettura, nel frattempo già portata a conoscenza del caso dal dott. A. Bortoluzzi, direttore generale di Varese Europea e presidente di Amici della Terra.
 
Per il comitato “Adesso Basta”
il presidente
(Massimo Aletti)

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Aprile 2009
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