Il Pd si rifà il look con le liste civiche
La strategia democratica: "Abbiamo rispettato ovunque l’autonomia dei nostri circoli e le decisioni sono sempre state prese a livello locale"
Un partito federale, si costruisce con i fatti. Lasciando l’autonomia ai circoli, e facendo nascere le esperienze politiche a partire dalle persone e dal loro contatto con le comunità locali. La strategia del Pd, in questa tornata di elezioni amministrative, si può riassumere in queste parole del responsabile provinciale degli enti locali, Fabrizio Mirabelli (foto): “Abbiamo rispettato ovunque l’autonomia dei nostri circoli e le decisioni sono sempre state prese a livello locale, come dice l’articolo uno del nostro statuto”. L’ordine di scuderia è stato quello di cercare le aggregazioni più ampie, per reggere gli urti della corazzata Pdl e Lega, proponendo, comune per comune, esperienze segnate da pragmatismo e attenzione alle personalità. Sulla scorta di questa strategia, solo in un caso la tattica è stata diversa: a Saronno, dove il simbolo Pd compare insieme al nome di Luciano Porro, il medico candidato sindaco, che è stato scelto attraverso le primarie. Si deve tuttavia registrare la disaffezione di Angelo Proserpio, cattolico candidato in passato con il centrosinistra, e che oggi presenta per conto proprio con una lista civica. Poco distante, a Uboldo, il Pd ha registrato una dolorosa frattura con la lista di centrosinistra che fu esclusa alle scorse elezioni amministrative dal tar. La questione è complessa, ma il partito alla fine ha serrato i ranghi e ha scelto di candidare una donna, Michelle Beretta, la coordinatrice del circolo locale.
In tutto il resto della provincia la scelta del Pd è stata quella della lista civica, anche se con diverse anime. Una classica lista di area è infatti quella che scende in campo a Sesto Calende, dove la giunta è fortemente legata al Pd. Nelle valli a nord si apre a esperienze con persone del mondo leghista in nome della difesa del territorio. In altri caso, come in Valle Olona (Vengono Inferiore e Olgiate Olona ad esempio) il partito entra in liste civiche che sostengono personalità di prestigio e moderate. Scelta eccentrica invece a Bisuschio, dove il Pd sostiene una lista civica con un candidato che proviene da Forza Italia. “La linea è quella di fare liste civiche valorizzando le capacità dei candidati, dando una anima di centrosinistra, con contributi esterni” chiosa Alessandro Alfieri (nella foto, con il segretario provinciale Tosi), responsabile degli enti locali della Lombardia, che inquadra Varese in una più generale strategia di radicamento federale nel territorio del partito. Che in tutta Lomabrdia sta facendo un grosso sforzo organizzativo, in un momento oggettivamente non facile.
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