Pedemontana, Gazzada “taglia” 2 corsie al mega svincolo

Il comune dice no alle 6 corsie e chiede l'abolizione delle complanari. Ma il paese è in fibrillazione per gli espropri che coinvolgono almeno 100 cittadini

Un mega svincolo a 6 corsie, 100 espropri. Una pattuglia di famiglie che dovrà letteralmente fare le valigie e cambiare casa. Decine di terreni occupati dai mezzi di scavo per circa 3 anni. Ecco gli effetti collaterali della Pedemontana, che a Gazzada Schianno è arrivata perché all’interno del grande progetto Bergamo-Malpensa, c’è anche una “enclave” varesina: l’uscita dell’autolaghi a Gazzada sarà raddoppiata e farà da tangenziale per la città (guarda il disegno). La giunta del piccolo comune si è riunita venerdì sera e ha preso una posizione ufficiale che sarà inviata alla Regione Lombardia sotto forma di parere al progetto (leggi tutti i numeri). Gazzada chiede che lo svincolo oggi previsto a 6 corsie, sia ridotto a 4, e che la larghezza delle strada passi da 50 metri a 25. Che vengano cioè eliminate le due strade “complanari”, ovvero le piccole carreggiate che, in forma di strada provinciale, permetterebbe il passaggio dei motocicli di bassa cilindrata. La controproposta di Gazzada é che, invece, il tratto compreso fra l’uscita autostradale e la rotonda di Morazzone, sia a due corsie per senso di marcia, e che venga alfine sacrificata la viabilità dei mezzi a due ruote.
Un’altra modifica richiesta è la seguente: collegare lo svincolo direttamente con il paese. Come? Realizzare due piccole strade di collegamento tra la provinciale gallaratese (la via Gallarate) e lo svincolo (nella foto un tratto di via Gallarate), più o meno all’altezza della concessionaria Mercedes. Per consentire al traffico del paese di proseguire verso Lozza evitando l’attraversamento del passaggio a livello in centro. Il comune tiene moltissimo a questa modifica, e per chi conosce Gazzada è evidente quanto sia condizionante la ferrovia per l’inquinamento e il traffico.
Ma resta da definire il punto che forse interessa di più alla gente: gli espropri. Sul sito di Pedemontana ci sono tutte le proprietà interessate, un centinaio: solo il 10 per cento sono abitazioni. Il comune ha aperto uno sportello per dare informazioni, il giovedì dalle 16 alle 18 e 30 e il sabato dalle 9 e 30 alle 12. Il procedimento è ancora in corso e dunque non è stato stabilito alcun rimborso, che verrà quantificato da Pedemontana solo quando il tracciato e i finanziamenti saranno definitivamente approvati a Roma. Secondo la società, la data fatidica potrebbe arrivare a dicembre. Nel frattempo, ai cittadini non resta che informarsi, e fare le proprie controdeduzioni, attraverso gli appositi moduli sul sito di Pedemontana. C’è un aspetto in più da considerare. Se Pedemontana dirà di sì al parere del comune di Gazzada Schianno, agli espropri bisognerà aggiungere alcune abitazioni che verrebbero a trovarsi a  pochissimi metri dalle due rampe che si vorrebbero costruire per collegare lo svincolo alla viabilità del paese. L’amministrazione vuole che anche a questi cittadini siano offerti gli indennizzi per cambiare, se volessero, abitazione.

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Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2009
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