A pagamento il posteggio della stazione: per i “forestieri” dieci volte più caro

La nostra lettrice Bianca B. denuncia una tariffa "discriminante e vessatoria" applicata a chi viene da fuori Barasso: 2 euro di abbonamento al giorno contro i 20 centesimi per i barassesi

"Sono uno dei pendolari che subiranno maggiormente, in quanto residente a Luvinate, le conseguenze della decisione del Comune di Barasso di trasformare a pagamento il posteggio presso la stazione delle Ferrovie Nord, con tariffe decuplicate tra residenti a Barasso e non residenti". Ci scrive così Bianca B., lettrice di Varesenews che solleva un problema concreto: quella di una delibera che giudica "discriminante e vessatoria per i pendolari non residenti" nel piccolo centro servito dalla ferrovia. L’obbligo di pagamento scatterà dal 1° giugno. La nostra lettrice vuole portare alla pubblica attenzione il problema, e ha consegnato una lettera al sindaco di Luvinate Calderato perchè prenda posizione e faccia pressione sull’amministrazone barassese. Lettera inviata per conoscenza al sindaco di Comerio ed al Comune di Barasso.

Nella missiva si indica la "grande differenza tra il pedaggio richiesto a chi è residente a Barasso (0,20 euro al giorno nel caso che sia fatto l’abbonamento al posteggio) e quello previsto per chi non lo è, come i residenti a Luvinate o a Comerio, i due paesi che maggiormente utilizzano la stessa stazione perchè non hanno altre alternative concretamente praticabili, vista anche l’assenza di mezzi pubblici che portino alla Ferrovia. Per chi non risiede a Barasso il costo indicato per il posteggio è di 2 euro al giorno, sempre nel caso che ci sia l’abbonamento pagato in anticipo al Comune di Barasso, oppure di 1 euro all’ora e di 5 euro al giorno se non c’è l’abbonamento prepagato (…). Quando sono andata a parlare in Comune a Barasso, mi è stato detto che la delibera presa è vincolante per tutto l’anno in corso. Ma questa affermazione, per chi come me sa qualcosa di diritto amministrativo, proprio non sta in piedi! Basta mettere all’ordine del giorno del Consiglio comunale la sua modifica per poterla fare, se c’è la volontà politica di farlo".

"Credo" scrive la pendolare rivolta al sindaco di Luvinate "che le sia del tutto evidente che per i non residenti a Barasso il costo è di almeno 10 volte (!!!) superiore a quello dei barassesi, con una discriminazione che non solo irrita gli utenti ma che dovrebbe essere vista con preoccupazione anche dai responsabili dei Comuni limitrofi a Barasso, in particolare da lei e dal suo collega di Comerio". La "tassa", viene fatto notare, potrebbe essere anche sopportabile per chi usa saltuariamente il treno. Non per i pendolari. Quello barassese sborserebbe indicativamente 44 euro l’anno, il "forestiero" del Comune accanto sui 440, "cifra davvero elevata per chi è obbligato a sborsarla per poter vivere del proprio lavoro, soprattutto calcolando che esiste anche il costo del treno, che va da 67 a 91 euro al mese, a seconda che sia abbinato o no all’abbonamento ai mezzi pubblici di trasporto di Milano". E a questo proposito "ci si può domandare, in ogni caso, come mai l’utilizzo a volontà di tutti i mezzi di trasporto pubblico di Milano costi 24 euro al mese ed il parcheggio alla stazione costi invece 40 euro, sempre al mese. Il tutto, poi, a carico dei pendolari!"
La richiesta è quindi di ridurre "drasticamente" la tariffa di posteggio a tutti coloro che esibiscano l’abbonamento al treno, come già avrebbe intenzione di fare, riferisce sempre la nostra lettrice, il primo cittadino di Comerio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Maggio 2009
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