“Funicolari, buco da 1 milione”

L'analisi del Pd

Riceviamo e pubblichiamo

L’ultimo fine settimana si sono festeggiati i cento anni delle funicolari del Sacro Monte.

Il leader della Lega nord Umberto Bossi non ha perso l’occasione per esortare le istituzioni pubbliche affinché si impegnino per riattivare, dopo il ramo di funicolare del Sacro Monte anche quello del Campo dei Fori. 
 

A tale proposito, è  utile ricordare che la  decisione di riaprire il ramo di funicolare del Sacro Monte è stata presa, dopo quarant’anni, nel 1994. Si può dire, pertanto, che è un’opera la cui paternità è completamente attribuibile alle Giunte di centrodestra che si sono succedute alla guida della nostra città che hanno deciso di fare un investimento iniziale che è costato alla collettività circa 6,5 milioni di euro. 
 

E’ risaputo che, all’inaugurazione, partecipò tutto lo stato maggiore della Lega, da Umberto Bossi all’allora sindaco Aldo Fumagalli. 
 

Anche l’attuale sindaco Attilio Fontana, quando era ancora candidato, non esitò a portare la sua campagna elettorale ai piedi del Sacro Monte, di fronte alla stazione di partenza della funicolare, promettendo anche lui, tra le altre cose, il ripristino anche del secondo tratto, quello del Campo dei Fiori. 
 

Non per guastare il clima di festa, ma, a nove anni di distanza, dalla riapertura del primo ramo, a noi sembra sia giunto ormai il momento di fare un bilancio dell’attività della funicolare dall’anno 2000 al 2008, basandoci sui dati forniti, in risposta ad una nostra interrogazione del 14/11/2008, dal direttore generale di AVT s.p.a. Giuseppe Gabriele Donati: 
 

anno 2000: 139 giorni di apertura, 89.859 passeggeri, 646 passeggeri al giorno, 86.655 euro di ricavi tipici, 75.670 euro di perdite; 
 

anno 2001:348 giorni di apertura, 116.084 passeggeri, 334 passeggeri al giorno, 126.990 euro di ricavi tipici, 243.368 euro di perdite; 
 

anno 2002: 344 giorni di apertura, 83.283 passeggeri, 242 passeggeri al giorno, 97.238 euro di ricavi tipici, 213.296 euro di perdite; 
 

anno 2003: 59 giorni di apertura, 9269 passeggeri, 157 passeggeri al giorno, 13.720 euro di ricavi tipici, 50.033 euro di perdite; 
 

anno 2004: impianto chiuso, 58.392 euro di perdite; 
 

anno 2005: 80 giorni di apertura, 34.121 passeggeri, 427 passeggeri al giorno, 80.197 euro di ricavi tipici, 288.351 euro di perdite; 
 

anno 2006: 87 giorni di apertura, 33.723 passeggeri, 388 passeggeri al giorno, 78.138 euro di ricavi tipici, 217.981 euro di perdite; 
 

anno 2007: 93 giorni di apertura, 24.989 passeggeri, 269 passeggeri al giorno, 80.114 euro di ricavi tipici, 213.242 euro di perdite; 
 

anno 2008: 87 giorni di apertura, 19.563 passeggeri, 225 passeggeri al giorno, ricavi tipici e perdite non ancora disponibili. 
 

Da questi dati, che sono dati ufficiali, risulta che in otto anni (non essendo, purtroppo, ancora disponibile il dato del 2008) il ramo di funicolare del Sacro Monte ha generato ricavi annui che sono stati insufficienti alla copertura dei costi complessivi: l’impianto, infatti, ha richiesto significativi stanziamenti annuali, sia in termini di gestione ed ammortamento sia di manutenzione. Ne consegue che il ramo di funicolare del Sacro Monte ha rilevato importanti perdite d’esercizio che sono state coperte da AVT s.p.a. grazie alla soddisfacente redditività derivante dalla gestione di altre attività dell’azienda. In pratica, il ramo di funicolare del Sacro Monte, in otto anni, (non essendo, purtroppo, ancora disponibile il dato 2008) ha totalizzato perdite per ben 1.168.366 euro: circa due miliardi e mezzo delle vecchie lire. Un vero e proprio bagno di sangue!  
 

Nella risposta alla nostra interrogazione, l’Assessore Giorgio De Wolf ha specificato, peraltro, che “non risulta che né il sindaco né alcun componente dell’attuale Giunta abbiano avanzato, negli ultimi anni, una proposta di ripristino del tratto di funicolare Vellone-Campo dei Fiori,” evidenziando che la Regione Lombardia ha disposto con D.D.S. n.258 del 17 gennaio 2007, la revoca del contributo assegnato alla società AVT s.p.a. con D.D.S. n.22297 del 20 novembre 2002, in ordine alla realizzazione dell’intervento di ripristino della funicolare sul tracciato “Vellone-Campo dei Fiori”. 
 

L’assessore Binelli, invece, ha precisato che “il contratto di appalto del Trasporto Pubblico Locale in essere prevedeva nel capitolato un servizio quotidiano della funicolare. L’attuale situazione, derivante dalla necessità di contenere i costi della funicolare, prevede, invece, il funzionamento di questo servizio solo per 100 giorni annui, concentrati prevalentemente nei fine settimana. L’estensione del servizio autobus al tratto Prima Cappella-Sacro Monte nei residui 265 giorni ha già comportato l’utilizzo di una quota di riserva di chilometri prevista dal contratto. Tale quota di riserva in virtù di numerose modifiche sopravvenute nei programmi di esercizio nel corso degli anni (spostamento dei capilinea di Bisuschio e Azzate, servizi scolastici per il Liceo Artistico e l’Università, prossima estensione all’Ospedale della linea G) è ormai quasi esaurita, per cui l’eccesso chilometrico dovrebbe essere pagato a parte sulla base del corrispettivo chilometrico fissato dal contratto e delle successive rivalutazioni”. 
 

Secondo l’assessore Binelli “il bilancio economico del ramo di funicolare del Sacro Monte sconta il mancato finanziamento regionale per i trasporti pubblici a fune, derivante dalla classificazione di infrastruttura turistica e non di Trasporto Pubblico Locale”. 
 

Sorge spontanea una domanda: a chi giova, dunque, riaprire anche il secondo ramo della funicolare? 
 

Alla luce di quanto sopra, risulta ormai evidente quanto sia costato e costi il romantico ma fallimentare rilancio del ramo di funicolare del Sacro Monte.

Rimane, purtroppo, ancora un mistero come la Giunta Fontana intenda rimediare a questo clamoroso fallimento, rendendo finalmente accessibili, nel rispetto dei luoghi, le nostre montagne che, non dimentichiamolo, sono patrimonio dell’umanità.

Ora, che è svanito il contributo regionale per il ripristino del tratto di funicolare del Campo dei Fiori, è troppo pretendere di essere messi al corrente di cosa si intende fare del ramo di funicolare del Sacro Monte che perde più di 200.000 euro ogni anno?

A nostro parere, serve un grande progetto culturale di sviluppo di Sacro Monte e Campo dei Fiori. Servono idee coraggiose per l’accessibilità e soldi per realizzarle. Questa volta, coinvolgendo i migliori “cervelli” della nostra città e i residenti e avendo l’umiltà di farsi aiutare ad elaborare una politica turistica adeguata da docenti e studenti del corso di laurea in Scienze del Turismo dell’Università dell’Insubria, per evitare, possibilmente, di ricadere negli stessi costosi errori del passato. 
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Luglio 2009
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