Nubifragio, danni per 10 milioni a Varese

La situazione più urgente riguarda il ponte di via Adige tra Velate e Sant’Ambrogio, via Arese a Casbeno, via Fincarà al Sacro Monte, i Mulini Grassi con il muro di villa Toeplitz crollato

Ammonta a circa 10 milioni di euro il danno economico che il nubifragio l’esondazione dell’Olona hanno recato al comune di Varese. Lo hanno accertato gli uffici tecnici alla fine delle ricognizioni di questa mattina. Complessivamente, bisognerà trovare 3 milioni per rimettere a posto le strade, 2,3 milioni per le fognature, 1 milione per le sistemazioni idrauliche, 2 milioni per gli stabili comunali, a cui vanno aggiunti tutta una serie di interventi che portano la cifra tra i 9 i e 10 milioni.
La situazione più urgente riguarda il ponte di via Adige tra Velate e Sant’Ambrogio, via Arese a Casbeno, via Fincarà al Sacro Monte, i Mulini Grassi con il muro di villa Toeplitz crollato e la sistemazione nelle case a valle, la via per Bregazzana parzialmente crollata, via Monguelfo a Masnago dissestata, via Peschiera (l’unica strada ancora chiusa). Tra gli immobili, è molto seria la situazione al palazzotto dello sport, dove si è rivelato anche uno s gocciolamento dal tetto.  Il problema del Tribunale è noto, e nello stesso Palazzo Estense è filtrata acqua.  
Il Comune intende agire al più presto ma non sarà semplice trovare i soldi. Come hanno spiegato il sindaco Attilio Fontana e gli assessori Gladiseo Zagatto e Ciro Grassia (insieme ai dirigenti comunali), le spese per la calamità naturali sono escluse dai vincoli del patto di stabilità. Ma è anche vero che i soldi bisogna trovarli e che la richiesta di rimborsi per lo stato di emergenza causato da calamitò naturale, che Varese sta per presentare,  “storicamente non ha mai coperto tutti i danni”.
Dunque, si attende con fiducia una mano dal governo, ma ci si prepara anche a fare qualche sacrificio. Una situazione che evidenzia un po’ lo stato bizzarro delle responsabilità pubbliche in Italia è quella del tribunale di Varese. Il comune cura il palazzo e chiede poi il rimborso al ministero, che però paga praticandosi sempre uno sconto. Anzi, non paga affatto: “L’ultimo pagamento è del 2005 – spiega il sindaco Fontana – sono circa 800mila euro l’anno di spese, dunque abbiamo già anticipato 2 milioni e mezzo di euro”.
Il contenimento del fiume Olona, secondo il sindaco, va invece ripensato: "L’autorità di bacino ci indicò a suo tempo delle zone di rischio e delle zone di spagliamento delle acque, ma ieri il fiume è uscito in zone che a suo tempo erano state dichiarate sicuire, e duqnue mi viene il sospetto che quei lavori debbano essere rivisti".

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 16 Luglio 2009
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.