Alluvione, a Varese danni per oltre 30 milioni
Conclusa la conta dei danni. I privati e il Comune colpiti rispettivamente per 15,3 milioni. I dati sono stati inviati alla direzione regionale della Protezione Civile
A meno di una settimana dall’alluvione che ha devastato buona parte del Varesotto, nel capoluogo è finita la conta dei danni. La stima, realizzata grazie alle richieste di danni presentate in Comune tra venerdì 17 e lunedì 20 luglio, parla di 15,3 milioni che vanno a sommarsi ai 15,2 lamentati dal Comune di Varese, per un totale di oltre 30,64 milioni di euro. Nello specifico i danni per l’amministrazione hanno riguardato strade, fogne, tubature idriche e impianti idraulici da rifare, stabili comunali e parchi. I privati (439 circa) hanno denunciato danni a case, terreni o beni mobili per 5,6 milioni; gli artigiani hanno pagato dazio per 504 mila euro, l’industria per 1,1 milioni, l’agricoltura per 479 mila euro e il settore commerciale per 7,65 milioni di euro. Tra le zone più danneggiate Valle Olona e in particolare via Dalmazia e via Fiume, via Sanvito, Bobbiate, i Mulini Grassi e l’area tra Varese e Induno Olona. L’alluvione ha distrutto auto parcheggiate nei garage, alcuni mezzi storici di valore, intere collezioni di vario tipo e anche uno strumento musicale antico. Le persone sono arrivate anche da altri comuni per presentare le richieste, con foto e immagini che li ritraevano in compagnia dei vigali del fuoco che li hanno salvati: da Induno Olona ad esempio, dove il Comune ha escluso da subito il risarcimento per i beni mobili, auto comprese. Molti artigiani si sono visti distruggere cantine e garage, le industrie hanno perso macchinari e beni in magazzino. Numerosi campi coltivati sono stati allagati e distrutti, con smottamenti e frane in molti punti. Nella zona di via Dalmazia molti esercizi che affittano auto a noleggio hanno avuto il parco macchine completamente distrutto. Da soli il Club Conti di via Sanvito e il Relais Cà dei Santi di via Mulini Trotti (vicino alla Lindt) hanno chiesto danni per rispettivamente 1,5 milioni di euro e 2,5 milioni. Nel centro fitness sono andati distrutti attrezzi e macchinari oltre ai danni allo stabile completamente allagato. Nell’hotel ristorante rimesso a nuovo da poco sono andati distrutti i locali, il giardino e anche molte stanze all’interno delle quali erano conservati preziosi affreschi, danneggiati dal maltempo. A questo punto i dati sono stati inviati alla direzione regionale lombarda della Protezione Civile in attesa che il decreto ministeriale venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale; successivamente verrà emanata un’ordinanza specifica che stabilirà l’entità dei finanziamenti e il tipo di beni rimborsabili: solo a questo punto il Comune provvederà a richiamare i cittadini per far loro compilare le richieste definitive.
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