Provincia e turismo, tre perle da cui partire

Sono Castelseprio, Santa Caterina e il Monastero di Cairate. L'assessore Bottini ha presentato lo stato dei lavori. "Investito tanto, ora si faccia sistema"

Castelseprio, Santa Caterina e Monastero di Cairate. È questa la triade di eccellenza sulla quale punta l’assessore provinciale al Patrimonio Gianfranco Bottini. Tutti luoghi dove i lavori per la riqualificazione e la ristrutturazione sono in corso. Bottini ha presentato lo stato di avanzamento delle opere e ha parlato dei progetti per il futuro delle bellezze della provincia: «Dopo i grandi investimenti nei beni architettonici ora il territorio deve fare sistema. In autunno, a Cairate, si potrà vedere l’affresco del Luini – ha detto Bottini -. La Provincia di Varese in questi anni ha investito molte risorse per recuperare e rilanciare il patrimonio culturale e architettonico di proprietà. Ora però serve un cambio di prospettiva, ovvero, partendo proprio da quelle che possiamo considerare le nostre tre perle, dobbiamo iniziare a costruire un progetto complessivo condiviso da tutto il territorio e che contempla il coinvolgimento e la condivisione degli enti locali, delle associazioni e del mondo imprenditoriale. I primi sei mesi dell’anno – ha spiegato Bottini – sono stati caratterizzati da progetti e interventi di grande sostanza. E’ quindi giusto fare il punto della situazione, ma anche iniziare a ragionare sul sistema che dovremo costruire affinché le nostre bellezze non rimangano gioielli isolati, ma rientrino in quella che vorrei definire una vera è propria collana preziosa».
 
Bottini facendo il punto dei lavori è partito da Castelseprio, dove la Provincia è proprietaria della chiesa di Santa Maria Foris Portas, «edificio di grande pregio e attorno al quale ruota tutta la progettazione di rilancio del sito in vista anche del riconoscimento Unesco. Il progetto prevede anche la realizzazione di un punto di accoglienza dei visitatori che potranno trovare materiale informativo, ma anche partecipare a incontri e conferenze. Il progetto vede quale partner della Provincia di Varese anche la Regione Lombardia».
Da Castelseprio a Cairate il passo è breve: «Le fasi di recupero del monastero continuano nel rispetto del crono-programma, anche se non sono mancate problematiche e ulteriori ritrovamenti. A breve partiranno altri due lotti, ovvero quello per completare l’ala di San Pancrazio e il Chiostro. Ma la vera notizia è che entro l’anno apriremo ai visitatori una porzione già recuperata del sito. Non si tratta certo della più grande dal punto di vista quantitativo, bensì della più prestigiosa sotto il profilo artistico. Sarà infatti possibili visitare, tramite un percorso in totale sicurezza, il prezioso affresco del Bernardino Luini».
Infine il terzo gioiello: Santa Caterina del Sasso. «Con la realizzazione dell’ascensore, che sarà pronto entro la prossima primavera, cambierà completamente l’accesso all’eremo, poiché lo potranno visitare anche coloro che hanno difficoltà motorie. A questo dobbiamo aggiungere l’acquisizione degli immobili (due ville) e del parco boschivo che confinano con l’eremo. Un’operazione fatta per da un lato preservare tutta la zona, dall’altro per implementare e creare un contesto più ampio e comunque senza trascurare l’ottica turistica del sito in questione».
 
Una volta fatto il punto della situazione, Bottini ha dettagliato i risvolti progettuali futuri: «E’ chiaro che questi sono solo tre esempi del nostro ricco panorama artistico, culturale e naturale. E’ altrettanto chiaro che, dopo aver lavorato al recupero, ora bisogna anche ragionare sul ritorno di questi investimenti in termini di promozione del territorio. Credo che ciò debba essere fatto in maniera razionale, tenendo in considerazione l’intero contesto provinciale e iniziando a costruire un sistema che non può prescindere dal coinvolgimento dei Comuni e delle associazioni in cui i beni sorgono. Insomma, dopo aver investito molto è giusto dare un senso compiuto a tutti gli sforzi fatti. La Provincia di Varese non si tira certo indietro, ma per “legare” tutti i nostri beni serve il contributo di tutti. Proprio in quest’ottica abbiamo, in collaborazione con Camera di Commercio, dato vita anche all’Agenzia del Turismo, realtà che dovrà essere strategica nel dare corpo a una progettualità ad ampio respiro e che sia il più coinvolgente possibile. Solo con la creazione di un sistema provinciale, che contempli più attori, possiamo davvero imprimere una svolta alla vocazione turistica del nostro territorio. Del resto in fatto di patrimonio architettonico e culturale non ci manca nulla».

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Pubblicato il 27 Luglio 2009
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