Le ronde? Solo a Varese

A pochi giorni dall'Istituzionalizzazione delle ronde inserite del pacchetto sicurezza, abbiamo chiesto ai sindaci dei principali centri provinciali, cosa ne pensano

Ronde al via. Dal prossimo 8 agosto, i gruppi “istituzionalizzati” potranno percorrere le vie cittadine vigilando sulla sicurezza delle popolazioni, insieme alle forze dell’ordine nazionali e locali. Il Ministro Maroni è stato esplicito: «L’8 agosto si parte. Le associazioni di volontari lanciate dalla legge sulla sicurezza potranno essere per le strade delle città italiane già tra pochi giorni». Le regole previste nel pacchetto sicurezza saranno pienamente applicabili. Le ronde potranno essere associazioni di cittadini, iscritte in un apposito elenco tenuto dal prefetto e non armate, potranno organizzarsi in ronde e collaborare con le forze dell’ordine segnalando situazioni di pericolo. Non potranno vestire o indossare divise o simboli di partiti politici. Viene liberalizzata la vendita di spray urticanti per l’autodifesa.
La decisione del ministro leghista è stata, naturalmente, accolta con favore dal popolo del Carroccio, criticata aspramente dalle opposizioni e appresa con qualche titubanza dal Pdl.
Posizioni politiche che si rintracciano anche sul territorio varesino dove, a fronte del capoluogo entusiasta e pronto a segnalare i gruppi al Prefetto, le due principali città a guida “piediellina” rimangono freddine.
«A Varese operano efficacemente già da tempo due associazioni ( City Angels e gli Angeli Urbani) che ora ci accingeremo a regolarizzare davanti al Prefetto – ribadisce il Sindaco Attilio Fontana – siamo assolutamente favorevoli alla partecipazione di volontari e se avremo l’indicazione di altri gruppi saremo ben lieti di accoglierli, una volta ottenuto l’assenso del Prefetto che può decidere sulle caratteristiche delle singole persone. Fosse necessario, siamo pronti anche a fare corsi di formazione».
L’entusiasmo del primo cittadino di Varese scema a mano a mano che ci si sposta verso sud: «Noi abbiamo alcuni gruppi organizzati che operano in determinati luoghi della città – spiega il Sindaco di Gallarate Nicola Mucci – sono i Rangers del Ticino a cui abbiamo affidato la sorveglianza dei parchi. Per il resto preferiamo monitorare e sorvegliare il territorio con le nostre forze, magari con l’aiuto attivo della cittadinanza. Non crediamo che esperienze alternative possano giovare all’ordine perché creerebbero confusione».
E non c’è ombra di ronda nemmeno a Busto Arsizio: « Sinceramente non ce ne siamo occupati – commenta l’assessore alla sicurezza di Busto Arsizio Valter Fazio – Si parlava di “ronde padane” ma poi non si è più saputo nulla e noi non ne abbiamo discusso. Noi preferiamo un’organizzazione che si basi sulle segnalazioni dei cittadini che collaborano con spirito civico alla gestione della vita pubblica. Ma nelle strade ci vanno solo gli uomini deputati a mantenere l’ordine».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Agosto 2009
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