Dal Varesotto al Canton Ticino, tutti pazzi per Re Porcino

Con agosto si apre la stagione della raccolta dei funghi: ecco come orientarsi tra regolamenti, permessi e quantitativi nella nostra provincia, ma anche in Piemonte, nel Comasco e in Svizzera

Con agosto si apre ufficialmente la stagione di caccia: armati di scarponi, bastone e cestino (rigorosamente di vimini) i fungiatt si alzano prima dell’alba e iniziano a battere valli e declivi alla ricerca dei deliziosi doni del sottobosco. Armati di sacro furore e santa pazienza non esitano a percorrere chilometri curvati in modo innaturale per adocchiare tra le frasche gli agognati porcini, ma spesso si perdono nella giungla di leggi e regolamenti che, in ogni zona, dettano norme e limitazioni diverse per la raccolta dei funghi.

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Vediamo dunque una mappa  dei regolamenti in vigore nelle zone più ambite dai fungiatt nostrani.

Provincia di Varese – Nel Varesotto la situazione più intricata, dal momento che ogni zona si è data regole proprie.
Raccolta libera (senza autorizzazioni e versamenti) nel territorio della Comunità Montana della Valcuvia e all’interno dei comuni appartenenti territorialmente al Parco campo dei Fiori. Stessa cosa per la Comunità Montana della Valceresio, escluso il comune di Cuasso al Monte, dove la raccolta è libera solo per i residenti e per chi abbia una proprietà nel territorio comunale. Tutti gli altri devono effettuare un versamento di 25,82 euro e  portare con sè la ricevuta del bollettino che vale come "tesserino".

Raccolta libera per i soli residenti anche nei comuni della Comunità Montana Valganna e Valmarchirolo. Per i non residenti è necessario il pagamento, tramite bollettino postale, di 24 euro per un periodo di un anno, 9 euro per una settimana (ma solo 5 euro per chiunque abbia più di 65 anni).
Leggermente più care le tariffe nella Comunità Montana Valli del Luinese; anche qui vale la regola della raccolta libera per i residenti, mentre i "forestieri" devono versare 26 euro all’anno.

Le cose si complicano (paradossalmente) dove di funghi ce n’è di meno: nella zona del Ticino e nel Parco Pineta di Tradate.
Per la raccolta dei funghi all’interno del Parco Ticino è necessario seguire un corso di micologia in quattro lezioni a seguito del quale si ottiene un tesserino che ogni tre anni potrà essere rinnovato. La raccolta dei funghi è possibile nei giorni pari e sempre il sabato.
Solo tre le lezioni per poter avere il tesserino che autorizza la raccolta nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate, ma ogni anno è necessario provvedere al rinnovo. Oltre al tesserino occorre versare 25 euro all’anno. Solo agli ultra 75enni e a chi abbia un’autorizzazione analoga (conseguita cioè dopo un corso di micologia) il tesserino viene rilasciato senza la partecipazione al corso.

Cliccando sul sito della Provincia di Varese (settore Agricolura) si possono avere tutte le informazioni e i numeri utili per avere informazioni. E’ comunque sempre consigliabile, una volta localizzato il territorio in cui s’intende andarea raccogliere funghi, contattare la Comunità Montana o il Parco di cui l’area interessata fa parte.

Piemonte e Verbano Cusio Ossola – Ricco di boschi e rilievi il Piemonte ospita diverse zone molto amate dai fungiatt varesini, dalla Val Formazza alla Val Vigezzo, dalla Valgrande al Mottarone.

In Piemonte, dal 2007, è in vigore la legge regionale n. 24 che prevede l’obbligo (anche per i minorenni) di dotarsi di un’autorizzazione annuale con validità regionale che ha un costo di 30 euro. E possibile versare da subito anche due (60 euro) o al massimo tre (90 euro) annualità, anticipando così eventuali aumenti futuri: sulla ricevuta di versamento deve essere apposta la marca da bollo di 14,62 euro. Il versamento potrà essere fatto, a scelta del cittadino, a beneficio di una Comunità Montana, di una Comunità Collinare o di quei comuni non montani o collinari che già si erano dotati del “tesserino” ai sensi della precedente legge.
In generale si possono raccgliere fino a tre chilogrammi al giorno per persona, ma solo dall’alba al tramonto: è vietata infatti la raccolta notturna.

Como e Lecco – Nel Comasco e nel Lecchese, le due Comunità montane più interessanti per raccolta dei funghi applicano regole analoghe ma costi più salati rispetto al Varesotto.
Nella Comunità montana dell’Alto Lario Occidentale tesserino quinquennale obbligatorio ma gratuito per i residenti (o nativi) in uno dei comuni della Comunità, mentre i non residenti devono pagare 51 euro per il permesso stagionale, 36 per quello mensile e 15 per il settimanale. Si può anche fare un permesso giornaliero al costo di 5 euro.
Tre chili il quantitativo  massimo di funghi che si possono raccogliere in una giornata.

Analogo il regolamento della raccolta nelle valli della Comunità montana Alpi Lepontine (dalla Valsolda alla Val Cavargna). Anche qui occorre dotarsi di permesso stagionale (50 euro), mensile (36 euro), settimanale (20 euro) o giornaliero (5 euro).
Tutti i tesserini vengono rilasciati dalla Comunità Montana esclusivamente presso gli uffici della “Casa della Riserva”, a Carlazzo.

Svizzera – Infine uno sguardo alla Svizzera, altra meta assai interessante per gli appassionati di funghi.
Ogni cantone ha regole proprie. Per una rapida consultazione si può cliccare qui.
In Canton Ticino la legge sulla raccolta di funghi è molto semplice e non servono in genere autorizzazioni e pagamenti. Due le regole fondamentali: massimo tre chili al giorno e dievieto di raccolta notturna. Per il resto la legge sottolinea con grande vigore l’obbligo di non compromettere l’ambiente naturale e il divieto di danneggiare funghi non raccolti e in particolare quelli velenosi. E’ stato abolito quest’anno il periodo di "protezione" che imponeva il divieto di raccolta dal 7 al 13 di settembre.

Nel Canton Grigioni il quantitativo giornaliero per persona si abbassa a 2 chili al giorno e non si possono raccogliere funghi nei primi dieci giorni di ogni mese.  La raccolta è possibile solo dalle 8  alle 18, ma è libera e gratuita, tranne che nei comuni di Avers, Bonaduz, Flerden, Lohn, Lostallo, Malans, Mathon, Mesocco, San Bernardino, Pontresina, Poschiavo, Samedan, Scharans, Soazza, Splugen che si sono dati regole proprie.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Agosto 2009
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