“Tesoro, ti porto in montagna”

Guida pratica per Varesini milanesizzati e veri “pacia-aria”, che sentono il richiamo della foresta

E se a ferragosto ci facessimo un bel giro in montagna?” Se siete un lui e questa domanda la facesse una lei del cuore (o un altro lui, a seconda dei gusti) potete evitare di sbiancare e sudare freddo leggendo questo articolo. E’ un piccolo vademecum (sono solo consigli e le località da consigliare sono anche tante altre) per farsi quattro passi in montagna sulle alture del Varesotto.
Le nostre montagne sembrano basse e facili, ma è bene conoscerle prima di partire: questa è l’unica regola rigida da seguire, sempre.
Dunque partiamo dal centro di Varese.
 
Itinerario 1 – Valcuvia. Si esce da Varese e si prende per la SS 394 direzione Laveno. Dopo Gavirate, seguire per Cittiglio/Laveno: si arriva a quella che una volta si chiamava Valle smeraldo. C’è tanto verde per tutti i gusti. Si può andare a Vararo, prendendo la strada sopra a Cittiglio e godersi un bel panorama alla capanna Gigliola, o nei dintorni. Procedendo verso Cuveglio, invece, si incontra a mezza valle, sulla sinistra, la strada per Arcumeggia: è un posto da vedere assolutamente, con affreschi e passeggiate per le piccole stradine del paese. Poco distante c’è Duno, rimasto com’era un tempo; e verso Luino il monte San Martino, bella camminata in cima alla montagna, teatro di uno del primi episodi della Resistenza. Dall’altra parte della valle c’è da segnalare Cuvio, dove oltre al centro storico, si può lasciare la macchina e risalire il corso del torrente Broveda; oppure Orino: una passeggiata interessante può essere quella per raggiungere la Rocca, avamposto di epoca pre-romanica ora un bel castello con torri ancora in piedi e, con un po’ di fortuna, anche visitabile.
 
Itinerario 2 – Rilievi del Lago. Prendere sempre la statale 394 e arrivare fino a Laveno. Da qui la prima scelta è prendere la funicolare e arrivare da Laveno Mombello al Sasso del Ferro. Gran panorama, possibilità di passeggiata e di mangiare sul posto: a 10 minuti di strada in lieve salita si può vedere il punto di partenza dei parapendii.
Proseguendo verso nord si può prendere la strada provinciele 69 (la lacuale) e arrivare a Castelveccana e svoltare per Nasca così da avvicinarsi alle cascate della Froda: un posto splendido e poco conosciuto, molto romantico. Da segnalare, la bella e facile passeggiata per arrivare dalla piazzatta di Caldè alla chiesetta di Santa Veronica: un balcone impareggiabile sul lago Maggiore. Con l’auto (ma se siete atleti anche a piedi) si può arrivare al Cuvignone, cima spartiacque tra Valcuvia e Valtravaglia: panorami mozzafiato e tantissimo verde. Ancora, se volete “scollinare” verso il Luinese, arrivati a Brissago Valtravaglia prendere la strada per San Michele, un paese d’incanto.
Itinerario 3 – Luinese. Da Varese consigliamo di arrivare ad Induno Olona e prendere per Cunardo, poi seguire le indicazioni per Luino. Qui si può arrivare fino alla bella Agra, con le sue passeggiate, ma prima, a Dumenza, se si prende per Due Cossani si arriva al Pradecolo. Qui si lascia la macchina e siete in montagna. Se volete quella vera, che appaga per un panorama che vi lascerà a bocca aperta per 10 minuti, potete prendere per il Monte Lema, confine di stato e posto dove sarà bello addormentarsi nei prati al sole. Se preferite la passeggiata con qualche saliscendi, seguite il sentiero per la località Alpone, dove dopo un’ora si arriva in un paese dai tetti d’ardesia.
Dall’altra parte della valle, in Veddasca, c’è la Forcora, anche qui punto di partenza di passeggiate o pic nic.
Impedibile, poi, il paese di Monteviasco, raggiungibile con una mulattiera scalinata o dalla funivia che parte dal Ponte di Piero e porta in un paese dove il tempo si è fermato. Qui sono diversi gli itinerari e i dintorni visitabili, ma basterà anche solo un èpo’ d’aria buona e un pomeriggio al sole per godersi un altro ferragosto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Agosto 2009
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