Tutti in fila per la sanatoria

Code agli sportelli delle Acli e centinaia le telefonate di persone che chiedono informazioni. Ecco i requisiti per regolarizzare colf e badanti

Telefoni roventi e coda agli sportelli. Sono state più di un centinaio le persone che lunedì mattina hanno affollato gli uffici delle Acli di Varese per avere informazioni sulla "sanatoria badanti" (la legge 3 agosto 2009, n.102). La stessa situazione anche a Tradate e nelle altre sedi della provincia. Che cosa occorre? Chi può essere regolarizzato? Quanto costa? Sono solo alcune delle domande che sono state sottoposte ai responsabili dello sportello colf e badanti del patronato. Innanzitutto, hanno spiegato gli addetti, non si tratta di una corsa contro il tempo come è avvenuto invece per i flussi: «Non esiste una graduatoria. Le domande possono essere presentate dal 1 al 30 settembre. Saranno tutte accettate purchè ci siano tutti i requisiti elencati nella legge». 

Prima cosa da chiarire è la differenza tra colf e badanti dalla quale dipendono due procedure diverse. «Per le prime – spiegano dalle Acli – inteso come collaboratrici familiari, la legge pone un requisito reddituale. Vale a dire che, per regolarizzare una colf, il datore di lavoro deve avere un reddito annuo per il 2008 non inferiore a 20mila euro, innalzato a 25mila per i nuclei famigliari (più persone all’interno della famiglia che percepiscono reddito).

Per le badanti invece il requisito è di tipo sanitario: possono richiedere la regolarizzazione i soggetti che dimostrano la limitazione dell’autosufficienza propria o della persona per la quale si richiede l’assistenza. Requisito che vale invece per entrambe le categorie è la dimostrazione della presenza in Italia del lavoratore almeno dal 1 aprile (es. visto di entrata) e confermare che il rapporto di lavoro sia esistente alla data del 30 giugno. Dobbiamo ricordare inoltre che necessitano di sanatoria solo i cittadini extracomunitari. Per i comunitari, come rumeni o polacchi, invece si parla di assunzione. Il rapporto di lavoro esistente viene dunque semplicemente denunciato all’Inps».

Per quanto riguarda la procedura le Acli consigliano di effettuare il versamento richiesto (500 euro) soltanto dopo aver verificato l’esistenza dei requisiti richiesti dalla legge. Le pratiche che non li possiedono non vengono infatti rimborsate. È possibile comunque rivolgersi agli sportelli per avere maggiori informazioni. Dall’1 settembre al 30, dopo aver pagato il versamento, è possibile presentare la domanda a un patronato o per via telematica sul sito del Ministero degli interni. Il versamento viene effettuato attraverso il modello di pagamento unificato (F24) è importante informarsi prima sui codici che identificano il tipo di lavoratore e la provenienza.

Tutte le domande e le risposte sulla sanatoria sul sito delle Acli di Varese

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Agosto 2009
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