Boy Scout all’ex macello. Mamme in rivolta

I bambini devono giocare nel cemento, qualcuno vorrebbe puntare sul parco dell'ex seminario ma ci vogliono i soldi

C’è aria di ribellione tra i genitori di un gruppo di boy scout, il gruppo Varese 3, per la precisione, storico sodalizio dell’Agesci, che da qualche mese ha dovuto fare le valigie dall’ex asilo di Fogliaro, dove pagavano l’affitto al comune e avevano la sede fin dagli anni novanta. Ma il municipio sta riorganizzando i suoi immobili, alcuni li sta vendendo, altri li deve far fruttare meglio, per fare cassa e venire incontro ai guai di bilancio che la stretta del governo centrale sugli enti locali ha imposto anche a Palazzo Estense (il sindaco Fontana si è espresso più volte contro i vincoli del patto di stabilità). La sede delle associazioni di Fogliaro è stata affittata a una onlus, Anffas, che si occuperà anche della ristrutturazione. Gli scout (e anche i radioamatori) hanno fatto le valigie e già qualche mese fa avevano chiesto al comune un altro spazio dove fare le attività educative con i ragazzi, pagando ovviamente l’affitto. L’unica proposta, prendere o lasciare, offerta, è stata quella dei locali nell’ex macello civico di viale Belforte. I responsabili dell’associazione hanno fatto un sopralluogo,  e hanno accettato. Ma le famiglie non sono d’accordo, e stanno meditando di scrivere una lettera all’amministrazione e anche alla curia per sensibilizzare sia i parroci che la giunta: “E’ giusto far giocare i bambini in mezzo a un deposito in disuso, lontano dai parchi, in una città dove c’è tanto verde?”. Da Palazzo Estense, si chiarisce che era l’unica soluzione possibile e anche i vertici degli scout non hanno voluto far polemica. Ma si sa, le mamme sono le mamme, e si sono convinte che vi siano altre possibilità e che sollevando la questione di fronte alla città, forse sia possibile trovare qualche altra soluzione, in una zona meno scomoda. Il gruppo, infatti, nasce all’inizi degli anni ottanta una costola dello storico Agesci Varese 1 di via Rainoldi, ma ha sempre avuto la sede tra velate e Fogliaro, zona nord ovest della città, con le famiglie che per una buona parte gravitano su quei quartieri, dall’altra parte di Varese.   
Eppure, tra i corridoi di Palazzo Estense, spunta una possibilità, per adesso utopistica: la dacia di Villa Baragiola, nel cortile dell’ex seminario di Masnago. E’ molto rovinata, ma se ristrutturata sarebbe una splendida sede per tutte le associazioni educative che fanno attività a contatto con l’ambiente. Sarebbe fantastico, già, ma i soldi non ci sono. Per adesso.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Agosto 2009
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