La piscina cambia gestore, in dodici rischiano il posto

Amsc Impianti & Servizi e il Comune hanno rescisso il contratto per l'impianto: dal 1 settembre subentra Swim Planet. La Femca Cisl denuncia: "nessuna tutela per i lavoratori". Ma ci sono spiragli

La piscina cambia gestore e in 12 rischiano di rimanere a casa senza un lavoro. Succede a Saltrio, nell’estremo Nord ella provincia di Varese. Qui il comune guidato dal sindaco Giuseppe Franzi e la società multiservizi di Gallarate Amsc Impianti&Servizi avevano stipulato un accordo tre anni orsono: il connubio sarebbe dovuto durare dodici anni, ma varie traversie, l’impossibilità di avviare e sviluppare la gestione di altri servizi e soprattutto una resa economica ben al di sotto delle aspettative. Il Comune ha provveduto a svolgere un nuovo bando di gara, vinto dalla società Swim Planet Holding Spa, che già gestisce una lunga serie di impianti in tutta la provincia: la piscina riaprirà il 1 settembre. Amsc Impianti e Servizi ha contemporaneamente comunicato ai 12 dipendenti (7 a tempo indeterminato e 5 impiegati a tempo determinato) il licenziamento per giusta causa data la cessazione dell’attività proprio dal 1 settembre.
 
Contro questi provvedimenti si sta battendo la Femca Cisl ed in particolare il suo segretario generale Luigi Cannarozzo: «Appare paradossale in tutta questa vicenda il fatto che il sindaco di Saltrio e il presidente della società AMSC Impianti & Servizi “decidono di rescindere bonariamente”, dopo appena tre anni di gestione dell’impianto, una  convenzione che prevedeva una durata di dodici anni e che i lavoratori siano quelli che pagano il prezzo più pesante – spiega Cannarozzo -. Nessuna proposta di riallocazione in altro impianto sportivo simile, né tantomeno un percorso di riqualificazione in azienda, infatti, è stata loro proposta dalla società Amsc che ha esclusivamente pensato di lasciare a casa questi lavoratori che per giunta non sono nelle condizioni di fare ricorso ad alcun ammortizzatore sociale. Surreale peraltro, che neanche l’amministrazione comunale di Saltrio si ricorda di questi lavoratori durante la stesura del bando di concorso relativo alla nuova gestione della piscina e non ricorre per “mera opportunità economica” a inserire il problema occupazionale come elemento qualificante del bando stesso e nessuna clausola di salvaguardia sociale per i lavoratori interessati. Avanzeremo richieste sia al Comune di Saltrio che ad Amsc Impianti & Servizi, la quale dice di aver cessato l’attività, anche se altri impianti li gestisce eccome, finalizzate a mantenere l’occupazione e a risolvere questa amara vicenda che conferma, qualora fosse ancora necessario, come alcune scelte sciagurate facciano pagare il prezzo più alto ai soggetti più deboli. La Femca Cisl di Varese si è già attivata per contestare ed impugnare il licenziamento e avvierà in tutte le sedi competenti le azioni più opportune per tutelare al meglio questi lavoratori “dimenticati da tutti”».
 
Dal canto proprio il presidente di Amsc Nino Caianiello, confermando le sopraggiunte difficoltà nella gestione dell’impianto come causa principale della fine dell’accordo col Comune di Saltrio (col quale peraltro non sono mai sorti contrasti), afferma che i lavoratori «non possono essere ricollocati in impianti gestiti da Amsc – spiega Caianiello -: a noi dispiace, ma l’attività è cessata. Di solito si inserisce una clausola di tutela, ma deve farlo chi fa la gara d’appalto, non chi rescinde». Il sindaco Franzi afferma che «la clausola di tutela non è stata inserita perché erano dipendenti esterni – spiega -. Stiamo cercando di intervenire, mi hanno assicurato che verranno riassorbiti almeno in parte, anche se con un inquadramento contrattuale diverso, non più a tempo indeterminato, ma a tempo determinato, almeno per il primo anno». Uno spiraglio di speranza arriva dalla Swim Planet, i cui proprietari fanno sapere di «aver avviato colloqui con le dodici persone licenziate, per valutare un possibile reinserimento nell’impianto di Saltrio o in quelli limitrofi, a Induno Olona o Varese ad esempio. Ci sono possibilità in questo senso, dato che il settore è lo stesso».

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Pubblicato il 31 Agosto 2009
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