Chiusura scuole, spunta un piano alternativo

L'astensione della Lega, il no del Pd e il nodo delle scuole di via Rainoldi. Per il Pdl spunta persino una soluzione transitoria che potrebbe tenere in vita per due anni la Foscolo

La Lega Nord si è astenuta in giunta, nella votazione sul piano scuole che stabilisce la chiusura, a partire dall’anno prossimo, di 4 elementari (la Ugo Foscolo di Bosto, la De Amicis di Valle Olona, la Mameli della Rasa, la Cairoli di Biumo). E’ da qui che si deve partire, per capire se il piano reggerà all’esame del consiglio comunale, oppure se strada facendo la maggioranza si incarterà, come ha vaticinato il consigliere di opposizione Alessio Nicoletti.
Il sindaco Attilio Fontana ha chiesto all’opposizione di aprire un confronto. “Non possiamo permetterci lussi e sprechi – spiega il primo cittadino – abbiamo delle idee ma si possono modificare, per questo ascolteremo anche le opposizioni”. La giunta doveva prendere una decisione in fretta, perché altrimenti le Regione sarebbe intervenuta: “E’ per questo che il piano è stato presentato così velocemente – continua Fontana – ma il punto fondamentale è che qualcosa si deve fare. Il comune ha subito tagli di trasferimenti per 2,5 milioni negli ultimi 4 anni, e nei prossimi 3 anni altri 2,5 milioni ci saranno tolti. E’ evidente che dobbiamo intervenire con decisione”.
 
Ma la politica si è messa in moto. L’opposizione è contro: Zappoli, il Pdci, Nicoletti, il Pd. “Su questa operazione lanceremo una campagna cittadina, sulla scuola stanno facendo molto errori – dichiara il capogruppo del Partito Democratico Emiliano Cacioppo – a partire dagli aumenti delle mense fatti a Varese, passando per la politica della Gelmini a Roma e anche della Regione di centrodestra a Milano. E’ tutto basata sui tagli e persino la Lega è in imbarazzo”. Il partito Democratico è contrario al piano di accorpamenti scolastici. “Siamo favorevoli solo agli accorpamenti delle dirigenze –  spiega il consigliere Pd Nicola Milana – che faranno comunque risparmiare un po’ di soldi, mentre difendiamo il concetto che in ogni quartiere debba rimanere una scuola elementare”.
 
La Lega Nord è sul chi vive. Da un lato sostiene la giunta, dall’altro c’è un punto su cui ha una sua opinione fondante: bisogna intervenire nelle scuole del centro, in particolare la Mazzini-Righi di via Rainoldi situata in un edificio molto vecchio e di grandi dimensioni. “Il ministero ci ha chiesto di metterla a norma per questioni di sicurezza – spiega l’assessore ai lavori pubblici leghista Gladiseo Zagatto – ci vorrebbero più di 4 milioni di euro, che non abbiamo”. La Lega aveva anche proposto di cedere il plesso alla Provincia. Ma il punto è che una volta affrontato il discorso della scuola di via Rainoldi, si potrebbero rimodulare gli interventi su tutte le altre scuole e potrebbero anche emergere soluzioni diverse da quella “Tomassini”.
 
L’Udc, partito di maggioranza,  ha votato a favore: “Siamo in linea generale d’accordo – spiega il capogruppo Ennio Imperatore – la chiusura mi sembra giusta in particolare per la scuola Cairoli che pone problemi di integrazione visto che ci sono tantissimi stranieri e pochi italiani. E’ vero che si creano dei disagi ai rioni, però è anche vero che nella vita bisogna fare delle scelte. Tuttavia siamo ancora aperti alla discussione”.
 
Il Pdl sostiene il piano presentato dall’assessore ai servizi educativi Patrizia Tomassini, ma c’è una sorpresa: “Ha fatto un ottimo lavoro – spiega il segretario cittadino e capogruppo in consiglio comunale Aldo Colombo – ma non escludiamo evoluzioni”. Ed ecco il punto: anche il Pdl ha ben chiaro che bisogna  ristrutturare la scuola di via Rainoldi. “Ma bisogna fare uno studio di dettaglio per esaminare gli spostamenti degli alunni delle scuole che si vanno a mettere a norma”. Risultato. si apre la strada a soluzioni transitorie: “Non escludo, ad esempio,  uno spostamento degli alunni della elementare Mazzini, temporaneamente, nell’edificio della Foscolo conclude Aldo Colombo ma è solo una delle tante soluzioni possibili, fermo restando che la razionalizzazione degli accorpamenti è necessaria come approdo finale del piano Tomassini, che gode della nostra piena fiducia”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Settembre 2009
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