“Siamo un modello studiato nelle università”

La scuola IV Novembre ha la fama di essere all'avanguardia per i metodi educativi. Molti atenei mandano i propri tirocinanti a San Fermo

rosaria violi ricercatrice dell'università Milano Bicocca è intervenuta all'assemblea pubblica per salvare la scuola IV Novembre«La scuola elementare IV Novembre è un modello che viene studiato nelle università. E’ una realtà di eccellenza riconosciuta a livello accademico perché usa da sempre metodi all’avanguardia». Rosaria Violi ha insegnato in quella scuola per sedici anni. Oggi ha un dottorato di ricerca all’università di Milano- Bicocca. Il suo legame con la IV Novembre e il quartiere è molto forte, tanto che quattro anni fa ha deciso di trasferirsi dal centro di Varese, dove abitava,  a San Fermo. «Questa scuola – continua la ricercatrice – produce pensiero. Smembrarla significa fare un torto alla comunità culturale. Qui ci sono insegnanti che hanno speso la loro vita professionale, ottenendo risultati notevoli  dal punto di vista pedagogico e sociale».
«Da noi – spiega Fiorenza Taglione, insegnante della IV novembre – vengono moltissimi tirocinanti dalle università. Qui ci sono un clima culturale e un impegno pedagogico straordinari »
La “IV Novembre” è stata costruita con criteri particolari: ha due biblioteche, con più di mille volumi, una sala informatica cablata, in rete e multimediale, una sala musica, una cucina. «Questa scuola  è del territorio e di chi la fa – continua la Violi – . Chi ha avuto questa genialata probabilmente non la conosce e soprattutto non ha presente che qui c’è una rete sociale che funziona, il cui perno è proprio la “IV Novembre”».
«Io ho scelto questa scuola –  aggiunge Stefania Cipolletta, insegnante – perché sapevo che qui avrei trovato quello che un insegnante vuole trovare, a partire dai colleghi motivati e preparati. Qui ho trovato il tempo pieno, che questa scuola faceva già dagli Anni Settanta. La IV Novembre è un esempio di ottima scuola pubblica che garantisce il diritto all’istruzione a tutti i bambini».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Ottobre 2009
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