Merletti: “Varese la razionalizzazione doveva farla nel 2000”
Il provveditore ha incontrato una delegazione della IV Novembre di San Fermo. «Ho bisogno di vedere il piano del Comune con le novità. Ho già chiesto un incontro all'assessore Patrizia Tomassini»
Gli insegnanti e i genitori della scuola “IV Novembre” hanno incontrato il provveditore Claudio Merletti (foto) per discutere del “destino” della scuola elementare di San Fermo. Il provveditore non ha ancora ricevuto formalmente il documento con cui la giunta ha deciso la chiusura della "IV Novembre" e lo spostamento dei suoi alunni in parte nella media “Don Rimoldi” (San fermo) e in parte alla "De Amicis" di Valle Olona. «Sono andato a visitare la scuola – dice Merletti – e ho avuto un’impressione positiva, sia della struttura che del corpo docenti. Poiché sono intervenute nuove variabili bisogna discuterne con tutto il tempo necessario per un confronto, perché ci sono valutazioni che non sono solo numeriche. Bisogna cercare di non alzare la temperatura».
Merletti, dunque, prende tempo. E non puo’ fare altro. Abbassare la “temperatura” sarà comunque difficile, visto che si è ritrovato tra le mani una patata bollente sfornata senza preavviso dal Comune. Ha comunque già chiesto un incontro all’assessore Patrizia Tomassini per fare il punto della situazione alla luce delle novità. «Varese, a differenza di altre città – continua il provveditore – non ha razionalizzato le scuole quando doveva farlo, cioè nel 2000, e ora paga questo ritardo. A Busto Arsizio con 3374 alunni sono aperte 16 scuole elementari. A Varese ci sono 23 scuole primarie con una popolazione di 3316 alunni». Su alcune situazioni, come la scuola della Rasa, Merletti ha pochi dubbi. «In termini aritmetici – spiega il dirigente – più mantieni scuole sottodimensionate, più ne avrai sovradimensionate. Ecco perché va ripensato il territorio. Se la Foscolo ha 6 docenti che si occupano di 61 alunni, ci sarà un’altra scuola che pagherà per quella situazione sottodimensionata».
Merletti, dunque, prende tempo. E non puo’ fare altro. Abbassare la “temperatura” sarà comunque difficile, visto che si è ritrovato tra le mani una patata bollente sfornata senza preavviso dal Comune. Ha comunque già chiesto un incontro all’assessore Patrizia Tomassini per fare il punto della situazione alla luce delle novità. «Varese, a differenza di altre città – continua il provveditore – non ha razionalizzato le scuole quando doveva farlo, cioè nel 2000, e ora paga questo ritardo. A Busto Arsizio con 3374 alunni sono aperte 16 scuole elementari. A Varese ci sono 23 scuole primarie con una popolazione di 3316 alunni». Su alcune situazioni, come la scuola della Rasa, Merletti ha pochi dubbi. «In termini aritmetici – spiega il dirigente – più mantieni scuole sottodimensionate, più ne avrai sovradimensionate. Ecco perché va ripensato il territorio. Se la Foscolo ha 6 docenti che si occupano di 61 alunni, ci sarà un’altra scuola che pagherà per quella situazione sottodimensionata».
Da più parti, durante l’assemblea pubblica di San Fermo, è stata avanzata l’ipotesi di un interesse da parte di alcune scuole private a “caccia” di spazi. «Da una parte ci sono molti spazi (scuola pubblica ndr) e dall’altra un bisogno. Nella redistribuzione ogni comunità avrà il suo carico».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il Comitato Rosa Parks condanna la decisione della Provincia di negare il patrocinio al Varese pride
Sergio Rastelli su "Il Superbonus 110% è stata una trappola, viene voglia di vendere tutto e andarsene da questo paese folle"
GrandeFratello su Fervono i lavori per il tunnel che collega piazzale Kennedy con la stazione Nord di Varese
Felice su Prossima Vedano ripulisce la pensilina della scuola, qualcuno manda i Vigili. Orlandino: "Questa è intimidazione"
Felice su Superbonus 110: "Ho presentato un esposto in Procura a Varese. Arriverò fino alla Corte Europea e poi lascio l'Italia"
cbro su Prossima Vedano ripulisce la pensilina della scuola, qualcuno manda i Vigili. Orlandino: "Questa è intimidazione"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.