Ronde in paese? Ai cittadini non interessano

Su 670 lettere inviate, sono arrivate in Comune solo 5 risposte, 3 delle quali favorevoli alle ronde, o agli "osservatori volontari" come li chiamano a Luvinate

Ronde a Luvinate? I cittadini dicono: “no grazie”. Dopo il via libera del Parlamento (lo scorso 15 luglio) ai pattugliamenti volontari per le vie delle città e dei paesi italiani, il Comune guidato da Silvano Calderato ha inviato ai propri concittadini 670 lettere (distribuite a mano, senza spese per l’amministrazione comunale). All’interno una domanda precisa: volete gli “osservatori volontari” per pattugliare il territorio? Solo cinque sono state le risposte, tre delle quali favorevoli. Il messaggio è forte e chiaro, insomma: per ora a Luvinate le cosiddette “ronde” sembrano non servire.
 
Il sindaco, prendendo spunto dall’opportunità prevista dalla legge di segnalare alle forze di Polizia dello Stato o Locale di eventi che possono arrecare danno alla sicurezza o situazioni di disagio sociale, ha voluto ascoltare proprio i cittadini sul tema sempre caldo della sicurezza, anche per capire l’interesse a promuovere sul territorio proprio tale ulteriore servizio. Le pochissime risposte ricevute sono un segnale chiaro: i luvinatesi non sembrano avvertire tali tematiche come prioritarie, giudicando probabilmente soddisfacente il lavoro già garantito dalle forze dell’ordine.
 
«Come amministrazione prendiamo atto del messaggio che il paese ha voluto esprimere su questo tema. Non si tratta di un giudizio politico del progetto complessivo di “osservatori volontari”. Semplicemente i luvinatesi, al di là delle divisioni destra-sinistra, hanno detto che tale iniziativa nel nostro paese in questo periodo non risponde ad un bisogno sentito. Emerge comunque –sottolinea in una nota l’amministrazione – che lo spirito della legge sia proprio questo: offrire un’opzione ai Comuni che, in modo dinamico, potranno valutare ora o nel futuro tale opportunità da eventualmente affiancare al lavoro delle forze dell’ordine locali. Per noi la strada è dunque quella di proseguire il dialogo e la collaborazione con i Carabinieri e il Corpo di Polizia Locale, che ringraziamo per il loro lavoro, cercando di valutare per il futuro ulteriori sinergie con le amministrazioni vicine».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Ottobre 2009
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