Le forze dell’ordine promuovono gli osservatori volontari

Al convegno organizzato dal sindaco Matteo Bianchi hanno partecipato centinaia di cittadini. Il questore: «E' benvenuto chiunque si sieda al tavolo della sicurezza»

convegno sulla sicurezza a morazzoneGli osservatori volontari serviranno ad aumentare la percezione di sicuerzza dei cittadini. E’ unanime il parere delle autorità presenti al primo convegno sulla sicurezza del cittadino organizzato dal sindaco di Morazzone Matteo Bianchi nella palestra delle scuole medie Enrico Fermi. La finalità del convegno, al quale hanno partecipato centinaia di cittadini, era proprio questa: quella di far capire che gli osservatori volontari in associazione, dei quali il comune del Varesotto si è già dotato, avranno il compito specifico di far sentire più sicuri tutti, comprese le forze dell’ordine quando smettono i panni di tutori dell’ordine: «Anche io ho provato quella sensazione di insicurezza girando da solo in alcune vie periferiche di Varese – ha detto il questore Marcello Cardona – a volte basta la mancanza di illuminazione in un tratto di via per far sentire quella sensazione, quindi ben venga chiunque si sieda al tavolo della sicurezza».

Dello stesso parere il maggiore dei Carabinieri di Varese Bartolomeo Catalano: «Anche noi siamo cittadini come voi – ha detto – non siamo degli Ufo, la sicurezza va vista come un valore condiviso e i volontari della sicurezza saranno sicuramente una risorsa in più». Al convegno era presente anche il Prefetto di varese Simonetta Vaccari: «Credo che in provincia si stia facendo un ottimo lavoro di coordinamento per formare questi osservatori – ha detto – la sicurezza resta una materia dello Stato e nessuno si è mai sognato di mettere in discussione questo principio; credo che le regole stringenti della legge su questa nuova figura preservano anche la sicurezza dei volontari stessi».

Si è ribadito che i volontari avranno un ruolo di mera osservazione e segnalazione finalizzata ad una migliore risposta delle Forze dell’Ordine, come ha ribadito l’assessore alla sicurezza Renato Piccinelli, «e non chiamiamole ronde perchè evocano la presenza di armi. gli osservatori non sono armati». Molto l’interesse del pubblico che ha seguito la tavola rotonda intervenendo a più riprese e portando all’attenzione delle autorità la propria percezione di insicurezza che spesso non sfocia nel reato. A volte basta un assembramento di persone in un parco buio a rendere difficile una passeggiata e questo basta, nei più anziani o nelle donne in modo particolare, ad aumentare la sensazione di disagio. Basterà una giubba catarifrangente a far dissolvere nel nulla paure e timori? «Dovremo valutare i risultatiquando la legge andarà a regime – commenta ancora il questore Cardona – è ancora troppo presto per dirlo ma con questa legge è stato fatto un passo avanti concreto».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 24 Ottobre 2009
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