Ronde, il patto dei sindaci leghisti

Firmata l'ordinanza che le istituisce in 14 comuni, la Provincia pronta a fare i corsi, a Varese sorveglieranno stazioni e piazza Repubblica

Arrivano le ronde, 14 sindaci hanno firmato l’ordinanza che istituisce gli “osservatori volontari”. A Varese sorveglieranno le stazioni, ad Azzate il santuario, a Morazzone gli angoli bui del centro, a Sesto Calende le scuole, solo per fare alcuni esempi. I sindaci sono tutti leghisti, e danno applicazione al cosiddetto decreto sicurezza voluto dal ministro dell’interno Roberto Maroni (nella foto con il sindaco Fontana). A cosa servono le ronde? «I reati in realtà sono in calo» spiega Matteo Bianchi sindaco di Morazzone «ma quello che conta è rassicurare la gente, sapere che se passeggi in un posto poco illuminato hai qualcuno che puoi chiamare per aiutarti se fai brutti incontri». Il senso delle ronde, per i sindaci leghisti del Varesotto,  è un po’ questo, e anche il sindaco di Varese Fontana parla di «tanti occhi che ci aiuteranno a essere più sicuri e daranno una mano alle forze dell’ordine». Ci saranno i casi da valutare. A Varese si sono già fatti avanti gli Angeli urbani e i City Angels, ma i primi sono guidati da un investigatore privato, e allora la domanda è scontata: ma è opportuno? «Deciderà la prefettura» spiega Fontana. E proprio la Prefettura dovrà visionare tutte le domande provenienti dai comuni. Per vedere le ronde sulle strade con le pettorine gialle, come prevede la legge, bisognerà attendere qualche mese. In questi giorni, i comuni coinvolti stanno chiedendo alle associazioni chi vuole diventare rondista. Ad Albizzate, ad esempio, ci sono dieci persone che stanno elaborando lo statuto degli “Osservatori volontari”. Poi andranno in Prefettura, si faranno autorizzare, i loro profili personali saranno valutati e se ritenuti corretti arriverà l’autorizzazione. A quel punto le associazioni potranno firmare la convenzione con il comune (alcuni comuni si consorzieranno) ma prima dovranno fare un corso, che sarà finanziato dalla Provincia di Varese, anche se i “maestri” saranno gli stessi funzionari della prefettura. A gennaio, dicono i sindaci coinvolti, saranno pronti i volontari, con le loro pettorine gialle, e un numero identificativo; potranno telefonare alle forze dell’ordine e ai vigili, per segnalare guai, ma non intervenire in prima persona. Alla firma dell’ordinanza, a Varese, erano presenti Marco Colombo sindaco di Sesto Calende, Matteo Bianchi sindaco di Morazzone, Emanuele Poretti sindaco di Castiglione Olona, Gianni Dell’Acqua sindaco di Azzate,  Antonio Calabretta sindaco di Biandronno, Luigi Franzetti  sindaco di Malgesso, Carlo Tibiletti sindaco di Galliate Lombardo, Pierangela Vanzulli vicesindaco di  Gerenzano, Roberto Merletto vicesindaco di Bodio Lomnago,  Gianni Castellini vicesindaco di Cocquio Trevisago, Fabio Beverina capogruppo di maggioranza a Besozzo, Gianfranco Pocchetto  consigliere con delega alla sicurezza di Caronno Varesino, Mirko Zorzo assessore di Albizzate.

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Pubblicato il 27 Ottobre 2009
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