Reguzzoni: «La Pedemontana la paghino i romani sul grande raccordo»
In una lettera aperta ai giornali il deputato leghista si esprime riguardo al pedaggio
In una lettera aperta ai giornali il deputato della Lega Nord Marco Reguzzoni esprime la sua sorpresa e la sua amarezza di fronte alla notizia che riguarda un possibile pedaggio che potrebbe andare a colpire chi utilizzerà la tangenziale di Varese tra Malnate e Gaggiolo.
«Mi coglie all’improvviso la notizia che la società Pedemontana intende introdurre caselli alle tangenziali di Varese.- Si lamenta Reguzzoni – Sono attonito e stupito, ma anche contrariato e spero che la notizia si riveli solo un desiderio della Pedemontana spa, e non una decisione definitiva. Se così fosse, ci sarebbe contraddizione esplicita con quanto a me riferito dal Ministro Altiero Matteoli nella risposta ad una mia precisa interrogazione : «la realizzazione dei secondi lotti delle tangenziali di Como e Varese è pertanto subordinata a successive disponibilità finanziarie da disporre con appositi provvedimenti legislativi». Secondo Reguzzoni dalla risposta di Matteoli che sostiene che«il primo lotto comunemente definito "tangenziale di Varese – lotto 1" da Gazzada al Ponte di Vedano è esplicitamente escluso dal pedaggio» è rivelatrice del fatto che non è stata presa in considerazione l’idea di inserire pedaggi.
«Forti di questa convinzione (da anni appurata) la Provincia – all’epoca da me presieduta – ha molto investito sul ponte di Vedano e sul tratto Ponte di Vedano-Induno – sostiene Reguzzoni – proprio per realizzare un bypass del centro abitato di Varese nell’ottica di una imminente realizzazione proprio della nuova infrastruttura che da Gazzada potrà portarci alla Valceresio senza incroci e tantomeno caselli».
Matteoli rimanda la questione del finanziamento del secondo lotto delle due tangenziali di Como e Varese a successivi atti: e cioè finanziamento pubblico o adeguamenti tariffari. «Ammesso (ma non concesso) pertanto che si scelga di percorrere la strada degli adeguamenti tariffari, gli stessi devono essere intesi su un complesso autostradale più vasto e non certo – secondo il parere del deputato – introducendo un casello sul tratto Malnate-Gaggiolo. Se posso suggerire, lo metterei sulla tangenziale di Roma, che oggi non si paga…».
In conclusione il deputato leghista si augura che si tratti solo dell’ennesimo «legittimo ma stucchevole ed esecrabile "gioco al rialzo" da parte di Pedemontana spa. Se così non fosse, il Sindaco e gli altri amministratori locali possono contare sulla nostra ferma opposizione».
«Mi coglie all’improvviso la notizia che la società Pedemontana intende introdurre caselli alle tangenziali di Varese.- Si lamenta Reguzzoni – Sono attonito e stupito, ma anche contrariato e spero che la notizia si riveli solo un desiderio della Pedemontana spa, e non una decisione definitiva. Se così fosse, ci sarebbe contraddizione esplicita con quanto a me riferito dal Ministro Altiero Matteoli nella risposta ad una mia precisa interrogazione : «la realizzazione dei secondi lotti delle tangenziali di Como e Varese è pertanto subordinata a successive disponibilità finanziarie da disporre con appositi provvedimenti legislativi». Secondo Reguzzoni dalla risposta di Matteoli che sostiene che«il primo lotto comunemente definito "tangenziale di Varese – lotto 1" da Gazzada al Ponte di Vedano è esplicitamente escluso dal pedaggio» è rivelatrice del fatto che non è stata presa in considerazione l’idea di inserire pedaggi.
«Forti di questa convinzione (da anni appurata) la Provincia – all’epoca da me presieduta – ha molto investito sul ponte di Vedano e sul tratto Ponte di Vedano-Induno – sostiene Reguzzoni – proprio per realizzare un bypass del centro abitato di Varese nell’ottica di una imminente realizzazione proprio della nuova infrastruttura che da Gazzada potrà portarci alla Valceresio senza incroci e tantomeno caselli».
Matteoli rimanda la questione del finanziamento del secondo lotto delle due tangenziali di Como e Varese a successivi atti: e cioè finanziamento pubblico o adeguamenti tariffari. «Ammesso (ma non concesso) pertanto che si scelga di percorrere la strada degli adeguamenti tariffari, gli stessi devono essere intesi su un complesso autostradale più vasto e non certo – secondo il parere del deputato – introducendo un casello sul tratto Malnate-Gaggiolo. Se posso suggerire, lo metterei sulla tangenziale di Roma, che oggi non si paga…».
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