I mostri di Vincent Berg invadono la Galleria Morotti

Il grande fotografo presenta il ciclo di opere “De simmetria cerebri”, un lungo lavoro dalla natura reale all’immaginazione digitale

Mostri da 36milioni di pixel che nascono dalle spiagge del Lago Maggiore per essere “allevati” con cura da , fotografo belga, varesino d’adozione. Potrebbe sembrare una provocazione la definizione che ne da di lui Philippe Daverio il  “Dr. Frankentein del detrito” ma in realtà riassume il lungo e paziente lavoro dell’artista nella realizzazione del ciclo di opere dal titolo “De simmetria cerebri”, in mostra alla Galleria Morotti di Daverio dal 14 novembre al 22 dicembre

Berg nelle sue solitarie passeggiate lungo il Lago Maggiore scova detriti abbandonati dalle acque e levigati dalle intemperie e dal tempo, plastiche e rifiuti lasciati dall’uomo. Li fotografa sul posto o li raccoglie come un appassionato collezionista, portandoli in studio dove li osserva, li compone e li fotografa. «Per mia fortuna – spiega nell’intervista fatta da Daverio per la trasmissione Passepartout– una ruspa ha cancellato ogni segno su quella spiaggia e nessuno può più trovare pezzi del genere». La seconda fase del lavoro avviene sul computer con la lavorazione in digitale delle immagini, ad altissima qualità, e la replica simmetrica delle foto che danno luogo a figure mostruose, sguardi inquietanti e personaggi nati solo dall’anima dell’artista, d’altronde “fabbricare mostri è un lavoro creativo” anche se si avvale delle più raffinate tecnologie.

La replica dell’immagine può avvenire per simmetria una volta sola o all’infinito generando mostri sempre più complessi.La partenza è sempre la natura di questo mondo e le lunghe passeggiate del fotografo ma il risultato sono immagini di un altro pianeta, lontano o forse più vicino di quello che si potrebbe immaginare.La terza e delicatissima fase del lavoro è la stampa ad altissima qualità delle immagini.

Vincent Berg alla Galleria Morotti«Vincent Berg ha cercato a lungo di documentare l’umanità – spiega Philippe Daveio – E’ questo uno degli impegni principali dei fotografi. Raccontano loro la visione che hanno della specie, e pure quella che si fanno dei manufatti della specie e dell’habitat della specie. Indagano quindi, con la lente dell’obbiettivo, anche la natura. Sperano talvolta di scoprirne gli arcani. E Berg, parzialmente, ce l’ha fatta, documentando gli ossi di seppia che gli alberi e i sassi, le plastiche e i fili rotti vanno a generare nella loro lenta decomposizione sui gretti dei fiumi e dei laghi. E poi ha iniziato a ragionare sugli elementi raccolti. Li ha osservati nella luce dello studio e alla luce di quella seconda intelligenza che è la macchina elettronica quando elabora i dati. Ha mozzato l’immagine e l’ha rovesciata simmetricamente. Sono comparsi i mostri».

Vincent Berg nasce a Yangambi, Congo nel 1959.Nel 1981 inizia a lavorare come fotografo freelance e pubblica i suoi primi lavori sulla rivista Diaframma Canon, partecipa al SICOF di Milano nella sezione giovani fotografi su invito di Lanfranco Colombo.Gli anni Ottanta lo vedono impegnato nella realizzazione di numerose campagne pubblicitarie tra le quali quelle per Poltrona Frau, Rex, Zanussi, Technics, Olivetti, Electrolux, Lindt riscuotendo vari riconoscimenti e premi.Le sue fotografie vengono pubblicate su Photo, Progesso Fotografico, Photo Revue (Parigi). Nel 1991 realizza L’Espace, ampio teatro di posa dove continua a perfezionare il suo stile nell’utilizzo della luce.

 

VINCENT BERG
DE SIMMETRIA CEREBRI
Inaugurazione 14 novembre 2009, ore 18.00
14 novembre – 22 dicembre 2009
Catalogo con testo di Philippe Daverio
GALLERIA VILLA MOROTTI
PIAZZA MONTEGRAPPA 9
21020 DAVERIO – VARESE
TEL-FAX 0039 (0) 332 947123
www.galleriavillamorotti.it
Orari: dal martedì al sabato 10.00-12.30 / 15.00-19.00 – domenica 15.00-19.0


Berg nelle sue solitarie passeggiate lungo il Lago Maggiore scova detriti abbandonati dalle acque e levigati dalle intemperie e dal tempo, plastiche e rifiuti lasciati dall’uomo. Li fotografa sul posto o li raccoglie come un appassionato collezionista, portandoli in studio dove li osserva, li compone e li fotografa. «Per mia fortuna – spiega nell’intervista fatta da Daverio per la trasmissione Passepartout- una ruspa ha cancellato ogni segno su quella spiaggia e nessuno può più trovare pezzi del genere». La seconda fase del lavoro avviene sul computer con la lavorazione in digitale delle immagini, ad altissima qualità, e la replica simmetrica delle foto che danno luogo a figure mostruose, sguardi inquietanti e personaggi nati solo dall’anima dell’artista, d’altronde “fabbricare mostri è un lavoro creativo” anche se si avvale delle più raffinate tecnologie. La replica dell’immagine può avvenire per simmetria una volta sola o all’infinito generando mostri sempre più complessi.

La partenza è sempre la natura di questo mondo e le lunghe passeggiate del fotografo ma il risultato sono immagini di un altro pianeta, lontano o forse più vicino di quello che si potrebbe immaginare. La terza e delicatissima fase del lavoro è la stampa ad altissima qualità delle immagini.

«Vincent Berg ha cercato a lungo di documentare l’umanità – spiega Philippe Daveio - E’ questo uno degli impegni principali dei fotografi. Raccontano loro la visione che hanno della specie, e pure quella che si fanno dei manufatti della specie e dell’habitat della specie. Indagano quindi, con la lente dell’obbiettivo, anche la natura. Sperano talvolta di scoprirne gli arcani. E Berg, parzialmente, ce l’ha fatta, documentando gli ossi di seppia che gli alberi e i sassi, le plastiche e i fili rotti vanno a generare nella loro lenta decomposizione sui gretti dei fiumi e dei laghi. E poi ha iniziato a ragionare sugli elementi raccolti. Li ha osservati nella luce dello studio e alla luce di quella seconda intelligenza che è la macchina elettronica quando elabora i dati. Ha mozzato l’immagine e l’ha rovesciata simmetricamente. Sono comparsi i mostri».

Vincent Berg nasce a Yangambi, Congo nel 1959. Nel 1981 inizia a lavorare come fotografo freelance e pubblica i suoi primi lavori sulla rivista Diaframma Canon, partecipa al SICOF di Milano nella sezione giovani fotografi su invito di Lanfranco Colombo.Gli anni Ottanta lo vedono impegnato nella realizzazione di numerose campagne pubblicitarie tra le quali quelle per Poltrona Frau, Rex, Zanussi, Technics, Olivetti, Electrolux, Lindt riscuotendo vari riconoscimenti e premi. Le sue fotografie vengono pubblicate su Photo, Progesso Fotografico, Photo Revue (Parigi). Nel 1991 realizza L'Espace, ampio teatro di posa dove continua a perfezionare il suo stile  nell'utilizzo della luce.

VINCENT BERG
DE SIMMETRIA CEREBRI
Inaugurazione 14 novembre 2009, ore 18.00
14 novembre – 22 dicembre 2009
Catalogo con testo di Philippe Daverio
GALLERIA VILLA MOROTTI
PIAZZA MONTEGRAPPA 9
21020 DAVERIO - VARESE
TEL-FAX 0039 (0) 332 947123
www.galleriavillamorotti.it
info@galleriavillamorotti.it
Orari: dal martedì al sabato 10.00-12.30 / 15.00-19.00 – domenica 15.00-19.0




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Pubblicato il 13 Novembre 2009
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