Nel 2010 il Pd diventa energetico

E' la definizione del segretario varesino Stefano Tosi che, dopo un anno "terribile" promette un partito che dia «Stimolo alle attività per uscire dalla crisi». E sostiene l'accordo anticrisi delle parti sociali

Stefano TosiIl 2009 è stato un anno "terribile": lo dicono i numeri sulla cassa integrazione e sui fallimenti in provincia, ma lo dice anche il segretario varesino del PD Stefano Tosi (nella foto), che usa questo aggettivo senza mezzi termini per fare il bilancio dell’anno che sta per finire.
«Noi vogliamo uscire da questo anno terribile e concluderlo, mettendo le basi per il 2010 con dei segnali di movimento»: questi sono infatti i buoni propositi per il futuro del PD, che in quest’anno ha innanzitutto «Concluso la sua fase fondativa, e ora conta 3630 iscritti in 84 circoli, mentre a partecipare alle primarie sono stati 23.439» spiega Tosi.

Un 2009 che ha visto il partito democratico varesino protagonista con un argomento principale: «Il 2009 è stato aperto con il convegno "Resistere e investire" che aveva argomenti economici che si sono rivelati in seguito centrali, e si è chiuso con iniziative economiche come le battaglie per i frontalieri o per i pedaggi delle tangenziali. La priorità, dunque, è stata data ai temi economici. E l’accordo anticrisi siglato dalle parti sociali pochi giorni fa, noi lo salutiamo positivamente».

Il 2009 è stato terribile perciò, ma non c’è da illudersi sul futuro: «Il 2010 non sarà meglio, e nel 2010 la situazione sarà ancora più cruciale che nel 2009».  E così il Pd si trasforma in un "partito energetico" secondo la stessa definizione del suo segretario varesino: «Un Pd energetico, nel senso di dare stimolo alle attività per uscire dalla crisi: una attività che possiamo fare perché abbiamo fatto un lavoro di monitoraggio delle necessità reali per tutto il 2009, e che nelle prossime settimane proseguiremo monitorando ciò che avviene nei comuni varesini per il sostegno alle famiglie, cioè la spesa sociale».

Perché la cosa necessaria ora è: «Non abbassare la guardia e continuare a promuovere l’iniziativa politica per aumentare le risorse finanziarie disponibili. Proprio per questo diciamo che alle parti sociali che noi faremo la nostra parte, mentre cominceremo la battaglia per continuare il sostegno alle persone in difficoltà e procedere con delle politiche industriali di sostegno alle imprese. Politiche, però, che devono riuscire a raccogliere i segnali di movimento verso lo sviluppo che verranno fuori nel 2010: perchè se si vuole uscire dalla crisi, non ci si può limitare ad assistere, ma anticipare le tendenze».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 30 Dicembre 2009
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