“Dalla parte della ricerca, nel suo significato più alto”

Era dedicato a economia e diritto il primo appuntamento pubblico della Fondazione Valcavi. In futuro si pensa anche a una collaborazione tra Insubria e Università della Svizzera Italiana

giovanni valcavi fondazione insubria Non ha voluto mancare al primo momento ufficiale della sua fondazione. In prima fila l’avvocato Giovanni Valcavi ha assistito questo pomeriggio al convegno dedicato a due temi a lui molto cari, "Economia e diritto". La lettura, il primo appuntamento pubblico e annuale della Fondazione Giovanni Valcavi per l’Università dell’Insubria, si è tenuta nell’aula magna di via Ravasi. Un’occasione per annunciare la partenza effettiva dell’attività dell’organizzazione che è nata nel 2008 ma è operativa, dopo gli adempimenti necessari, effettivamente da circa un mese e mezzo. Nelle riunioni del consiglio di amministrazione svolte finora si è discusso di come dare corpo alla missione della fondazione, ossia come sostenere in concreto la ricerca dell’ateneo nei suoi temi più alti, tra i quali appunto economia e diritto.
Tra gli auspici della fondazione c’è anche quello di assistere un giorno allo sviluppo di una vera ricerca "insubrica" che coinvolga come protagonisti l’ateneo di Varese e Como e l’Università della Svizzera Italiana, della quale nel Cda della fondazione siede un rappresentante. Il benvenuto, in sostituzione del rettore Renzo Dionigi assente per un impegno a Milano, è stato dato dalla professoressa Rossella Locatelli, direttrice del Creares (Centro di ricerche su etica degli affari e responsabilità sociale). Il cuore della lettura è stato invece affidato Roberto Pardolesi, ordinario di diritto privato comparato alla facoltà di economia della Luiss che, stimolato dagli interventi dei professori Alberto Sdralevich (ordinario di politica economica) e Paola Viviani Schlein (preside della facoltà di giurisprudenza), ha intavolato un’approfondita discussione sul confine, spesso sottile, tra l’ambito economico e quello giuridico. «Ho compiuto i miei studi a Chicago – ha spiegato il professore – quando la "law and economics" era solo una provincia periferica del mondo accademico e sono stato il primo in Italia a insistere su questo argomento. Oggi sull’analisi economica del diritto si scrivono libri, slide e si organizzano convegni ai quali partecipano centinaia di ricercatori».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Gennaio 2010
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