Il bar delle escort scandalizza Varese

Il lato B di una modella, con la bandiera svizzera a parziale copertura, ma un po’ in vista le due tondeggianti parti anatomiche. Il cartellone è esplicito e fa pensare a quello che in effetti è. Il Bar Oceano di Lugano ha comprato spazi pubblicitari a Varese, per propagandare le sue serate a base di festini con ragazze sane e pienamente in regola con tutte le normative federali, ma soprattutto molto disponibili. Escort, si proprio loro. Qui non c’entrano nulla le vicende politiche all’italiana. In Svizzera si va al sodo. Le donnine del “bar Oceano” sono a disposizione di tutti, anche se non ci sono politici. Basta varcare il confine. I cartelloni forniscono l’indirizzo internet e con un clic ci si fa un’idea più che esaustiva.
I cartelloni comparsi a Varese non sono stati ben accolti però da altre parti. In dicembre la questura di Como li ha fatti togliere a Mariano Comense ipotizzando l’istigazione alla prostituzione. In Svizzera qualche giorno fa sono stati ritirati per una ragione più semplice. Accanto al popò della modella, inizialmente, era stata messa una bandiera brasiliana, poiché le ragazze da compagnia sono essenzialmente “carioca”.

Nei giorni scorsi è stata invece posizionata la bandiera svizzera, e in Canton Ticino adesso si ipotizza il vilipendio alla bandiera. Ma il comune di Varese ne è al corrente? La domanda la giriamo all’assessore al commercio Salvatore Giordano: «Non l’avevo vista, Verificherò subito». Ci ha risposto.