Eurofly, la protesta contro i politici

Presidio in Provincia. "Ci stanno abbandonando". Sono varesini impegnati da anni a Malpensa, e la cessione della compagnia li obbliga ad accettare un posto a Olbia

Manifestazione dei lavoratori EuroflyNascere a Tradate, sposarsi a Gallarate, lavorare a Malpensa, una vita da lombardo e da varesino, dove il lavoro permette di far progetti di vita e la presenza dell’aeroporto è fonte di occupazione sicura. La favola di Malpensa, per 120 lavoratori Eurofly, finisce qua, con gli annunci sulla ripresa dello scalo e sulla politica che lo difenderà contro tutti i suoi nemici. A seguito della cessione di ramo d’azienda alla Meridiana, dovranno andare a lavorare a Olbia, nella sede della compagnia sarda, dove la regione concede aiuti alla compagnia per tenere sull’isola i lavoratori. E cioè: la Sardegna difende i suoi posti di lavoro, la Lombardia no.
In questo paradosso – che emerge dalle parole dei lavoratori che questa mattina (mercoledì 3 febbraio) si sono dati appuntamento davanti alla Provincia di Varese – sta tutta la vicenda dei varesini e milanesi impiegati, alcuni da più di 10 anni, nella Eurofly, tra Rozzano e Malpensa. La cessione a Meridiana cambia la loro vita. «E’ un trasferimento tutto a carico nostro, non ci danno neanche la casa». «Ma sono licenziamenti mascherati» sottolinea Stefano Cresce della Cgil. Le impiegate ne sono convinte. «Abbiamo saputo che Meridiana pensa di tagliare 120 posti, e sono esattamente quelli che prende da Eurofly». I lavoratori dicono che accettare un lavoro in Sardegna significa lasciare casa, amici, relazioni, stile di vita e volare via. Si sentono appena più fortunati dell’operaia che una multinazionale aveva trasferito in India qualche settimana fa.
Ma l’obiettivo è quello di mettere in moto la politica, verso cui c’è, in questo momento, molta rabbia. «L’unica speranza che abbiamo è quella di dare la sveglia ai politici lombardi, ci hanno detto che volevano salvare l’aeroporto – sottolineano –  ma la gente deve sapere che Malpensa è ferma. Quando abbiamo sfilato per manifestare, la settimana scorsa, eravamo più noi che i passeggeri in transito. Andremo anche in Regione, non ci arrendiamo, chi difende il lavoro dei lombardi se poi lasciano che il lavoro si sposti in Sardegna?».
I lavoratori hanno incontrato il vicepresidente Bottini, che ha affermato: «Ho recepito le implicazioni sociali della situazione in atto e l’incidenza che i trasferimenti potrebbero avere sulle famiglie dei dipendenti coinvolti. La Provincia di Varese seguirà con attenzione l’evoluzione del problema».

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La protesta dei lavoratori Eurofly 4 di 14
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Pubblicato il 03 Febbraio 2010
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