Alfieri: «Giovani e futuro, ho le mie idee ma voglio ascoltare tutti »

«Ho 38 anni e sono il più giovane tra i candidati che hanno la possibilità di essere eletti». Alessandro Alfieri corre per un seggio in consiglio regionale e ha presentato una serie di incontri per convincere gli elettori della provincia di Varese a dargli una mano. Lo sostengono 40 ragazzi sotto i 30 anni, il suo comitato elettorale, fatto di militanti del Pd ma anche di tanta gente che è arrivata alla politica da poco. Si presenta così Alfieri, e sulla freschezza punta molte carte, nonostante una delle sua maggiori preoccupazioni siano gli anziani. E poi il welfare, i deboli, gli stranieri con i loro diritti e doveri , i giovani precari, le giovani coppie.

Alfieri si è occupato spesso dei tagli che hanno falcidiato le politiche sociali. Lo sta ripetendo spesso negli incontri che tiene nei circoli e negli oratori, dove propone una politica di centrosinistra attenta ai deboli: «Il welfare è ancora fermo agli ottanta ed è pensato per un uomo, bianco, con un contratto a tempo indeterminato e che va in pensione a 50 o 60 anni. Il mondo è davvero cambiato, e la politica lo deve capire. In dieci anni abbiamo avuto un aumento di 700mila straneri in più in Lombardia. Come battere Formigoni? Diciamo la verità, è inutile dire che la Lombardia è in declino, non è vero, però Formigoni non ha affrontato alcuni problemi come quello dei pendolari o del welfare». Alfieri fa sul serio e punta a raccogliere l’eredità di Giuseppe Adamoli, un leader storico dell’area cattolico riformista, che ha deciso di non ricandidarsi per dare spazio al ricambio. Nel 2002 si è candidato a sindaco per la Margherita. Era giovanissimo e alla prima esperienza elettorale dopo aver lavorato come diplomatico collaborando con il Ministero degli esteri. Oggi è consigliere comunale e nel Pd è vicesegretario regionale. Viene dall’area cattolica dei democratici ma ha sostenuto Bersani ed era inserito nello staff dell’attuale candidato presidente Filippo Penati, tuttavia non si considera uomo di apparato e crede nella partecipazione della militanza di base: «Bisogna ascoltare i nostri elettori – spiega – dare voce a tutti quelli che sono venuti a votare per le primarie; vanno incontrati non solo quando c’è da scegliere il segretario, ma anche adesso che dobbiamo dare vita insieme a un progetto di lungo periodo per i nostri territori, ho le mie idee ma voglio anche ascoltare tutti».

Alfieri ha organizzato cinque incontri in provincia. Venerdì 12 febbraio alle 21 sarà all’ex Cinema Rivoli di Varese con Fabio Terragni, l’ex presidente di Pedemontana, manager vicino al Pd, l’uomo che ha inventato il progetto ecosostenibile dell’autostrada lombarda. Sabato 13 febbraio alle 15 sarà al museo del tessile a Busto Arsizio, insieme a Vinicio Peluffo, ex capo segreteria di Veltroni e delegato per l’Expo. Gli altri incontri saranno martedì 23 febbraio a Saronno alle 21 a Villa Gianetti, mercoledì 24 febbraio alle 21 alle scuderie Martignoni di Gallarate, giovedì 25 febbraio a Luino alle 21 a Palazzo Verbania.

Slogan scelto per la sua corsa al Pirellone: «Insieme costruiamo il futuro». Perché? «Perché voglio puntare sulla coesione sociale e dare l’idea che abbiamo tutti bisogno di un progetto di grande respiro, per dirla in breve: le grandi cose si costruiscono con il tempo».