Ventisei comuni protestano: “Dimezzati i fondi per chi è in difficoltà”
I sindaci del Distretto socio sanitario di Laveno scrivono a Formigoni chiedendo più soldi per le politiche sociali. Si rischia la chiusura di imporanti servizi
I tagli al Fondo per le politiche sociali sono stati decisi a Roma e a Milano hanno pensato di assottigliare ulterioremente la quota di destinare al territorio per sostenere la politica di "voucherizzazione". Così, un distretto Socio sanitario come quello di Laveno si è visto dimezzare i finanziamenti per gli interventi in campo sociale.
I ventisei comuni seduti al tavolo del piano di zona di Laveno hanno deciso, così, di rivolgersi al Presidente lombardo Formigoni e al’assessore alla famiglia e alla solidarietà sociale Boscagli per illustrare la situazione allarmante che si verrà a creare nei propri comuni, non più in grado di gestire una progettualità pensata e sviluppata nei trienni scorsi per rispondere alle esigenze del territorio in campo sociale.
Portavoce della preoccupazione di questa fetta di territorio che serve circa 60.000 abitanti è il sindaco di Gavirate felice Paronelli:: « All’unanimità abbiamo approvato questa richiesta per ottenere ulteriori finanziamenti, magari dopo le elezioni. Il rischio è quello di non poter più mantenere servizi e assistenza alle famiglie che sono maggiormente in difficoltà. Con i bilanci comunali che abbiamo è impensabile trovare risorse alternative al Fondo nazionale».
I 26 primi cittadini temono che la politica di " voucher e buoni" non riesca ad intercettare e a rispondere al disagio che si vive sul territorio. Soprattutto, il rischio è quello che venga meno la prevenzione per gestire solo l’emergenza.
A conti fatti, nel distretto di Laveno si è passati dai 570.000 euro nel 2009 ai 266.000 di previsione per il 2010 a cui si aggiunge il fondo speciale e vincolato per il sostegno alle non autosufficienze che prevede ulteriori 333.000 euro.
In questo modo, rischiano la chiusura servizi importanti come lo sportello immigrati aperto a Gavirate, Laveno e Cuveglio per dare informazioni e assistenza agli stranieri nel disbrigo delle pratiche evitando loro di rivolgersi ad agenzie private a titolo oneroso; oppure come il progetto affido, pensato per assistenere e promuovere un modello di adozione temporanea per evitare ai minori il ricovero in strutture, estremamente dispendiose per i bilanci dei comuni. O, ancora, rischia di saltare la progettualità in campo socio educativo per la famiglia con le varie e apprezzate iniziative che si svolgono a Villa Fraschini di Cittiglio o i corsi per la genitorialità o i progetti per prevenire episodi di bullismo. Verrà praticamente annullato il contributo comunale nell’area della salute mentale, con un pericoloso indebolimento di tutti i progetti di sostegno e accompagnamento di questo tipo di fragilità.
Spariranno i fondi anche per il progetto di tutoring domiciliare badanti o il contributo alle famiglie per il centro socio-educativo o i buoni sociali per la fragilità.
«Siamo molto preoccupati – ribadisce Paronelli – anche perchè il nostro ufficio di piano aveva lavorato per dare risposte concrete ai bisogni della gente anche con l’organizzazione di servizi gestiti a livello distrettuale in forma diretta. Ora, rischiamo di annullare tutto, ma la richiesta di aiuto non diminuirà, anzi..»
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Ennio Doris, il film sul banchiere è firmato dal regista varesino Giacomo Campiotti
Felice su Sono soprattutto stranieri e sportivi i turisti che apprezzano sempre di più il Varesotto
YORK su Nuovo sgombero al campo nomadi di Gallarate, polizia e carro attrezzi al lavoro dal mattino
massimiliano_buzzi su Si affida ad un professionista per rivalersi sul medico che aveva sbagliato diagnosi ma viene truffato
Ombretta Gianni su Le barche d'epoca di Laveno Mombello al Festival internazionale di Sète
PaoloFilterfree su Il PD: "Lega a Varese già asfaltata due volte, loro a caccia di like e noi stanziamo 3,5 milioni per le strade"
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.