Morselli: “La Provincia non ha rilasciato autorizzazioni per quella rotonda”

Il presidente della commissione provinciale viabilità e trasporti interviene sulla questione del posizionamento di una grossa macina per ceramica al centro di una rotatoria in via Martiri della Libertà

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del consigliere provinciale e presidente della commissione viabilità e trasporti Roberto Morselli (Lega Nord), relativo all’installazione di un macchinario al centro di una rotatoria di Laveno.

A proposito della vicenda del posizionamento della grossa macina di un vecchio mulino della ceramica, (collocata dall’Amministrazione Comunale al centro della rotatoria posta sulla S.P. 32 all’intersezione tra via Martiri della Libertà e via Cavalcavia Boesio), che ha sollevato numerose prese di posizione e polemiche da parte della cittadinanza, in qualità di consigliere provinciale, eletto in questo collegio e quindi rappresentante dell’ente che ha una parte di competenza sulla rotatoria in quanto proprietario della strada in questione, mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni.
L’ufficio catasto e strade della Provincia di Varese, a tutt’oggi, non ha ancora rilasciato alcuna autorizzazione al posizionamento del manufatto e non è detto che la rilasci, in primo luogo perché la richiesta del Comune di Laveno Mombello è priva del prescritto parere della Polizia Stradale di Varese, secondariamente perché il suddetto parere, se ottenuto ed ovviamente favorevole, deve essere inviato all’ente Provincia per un esame approfondito che precede l’eventuale rilascio dell’autorizzazione definitiva, terzo, ma non meno importante, la data della richiesta di autorizzazione da parte del Comune di Laveno Mombello è del 25/02/2010 ed è palesemente tardiva visto che si tratta della data coincidente all’inaugurazione della rotonda stessa.
Ora bisogna stare attenti poiché, equivocando, queste semplici negligenze che qualcuno potrebbe aver interpretato come noiose procedure di natura burocratica, ad un esame malizioso della vicenda, potrebbero far pensare ad un’inaugurazione di facciata della rotonda a scopo elettorale fatta in fretta e furia, senza aspettare le obbligatorie autorizzazioni del caso.
Personalmente mi piace pensare che, essendo le suddette procedure di natura assolutamente sostanziale per la sicurezza, i pareri degli enti preposti, Comune in testa, recepiscano attentamente tutti gli aspetti dei relativi codici e regolamenti, sia in ordine alla completa visibilità dell’area, che all’ingombro ed alla consistenza del manufatto in questione e, nel caso in cui si rendano conto che le condizioni di sicurezza non siano assolutamente garantite, decidano di modificare la situazione, anche se ciò significherà non aver speso al meglio i soldi dei cittadini.
Riguardo l’intitolazione della rotatoria, condivido e approvo pienamente la scelta dell’amministrazione, tuttavia, per rispetto degli enti e delle autorità preposte al rilascio delle autorizzazioni di legge (Provincia di Varese e Prefettura di Varese), devo rilevare che sono stati prevaricati ed ignorati i criteri dell’apposito regolamento ed omesso il confronto sulla scelta effettuata che doveva essere condivisa con l’Ente Provincia onde formulare una proposta comune da portare alla competente Prefettura per il rilascio dell’autorizzazione definitiva.
Chiedo scusa per le precisazioni ma era necessario da parte mia fare chiarezza sul comportamento ineccepibile ed incolpevole in merito alle responsabilità presenti e future ed al ruolo assunti dall’ente che rappresento nella gestione quantomeno approssimativa di questa vicenda.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Marzo 2010
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