Meno tv più letteratura. Così Karim ha vinto

Uno studente del liceo classico Cairoli di Varese si è classificato secondo al concorso nazionale, che si tiene a Fondi (Latina), di traduzione dal greco in italiano di brani tratti dalle opere dell’età classica

Il tono della sua voce è incerto, ma la lucidità e la profondità delle sue parole sono quelle che hanno solo gli adoloscenti di talento. Qualità che hanno permesso a Karim Bessich, studente del liceo classico Cairoli di Varese, di classificarsi secondo al concorso nazionale di traduzione dal greco in italiano di brani tratti dalle opere di filosofi o oratori dell’età classica. Insieme a lui, al liceo “Piero Gobetti” di Fondi, in provincia di Latina, si sono presentati altri 78 studenti provenienti da tutta Italia per confrontarsi con il “Gorgia” di Platone. «La traduzione – spiega Karim – riguardava la parte in cui si parla delle leggi di natura, contrapposte alla leggi fatte per il popolo, che servono a sovvertire l’ordine naturale dove vince il più forte sul più debole».
Gli studenti dovevano poi commentare il brano, facendo un confronto con la Costituzione italiana e i valori della democrazia. «La nostra costituzione – continua karim – si schiera fin da subito con i più deboli, i lavoratori, e tende ad abolire le diseguaglianze. Non lo fa, però, nell’interesse di una parte, bensì nell’interesse di tutto il paese. Ognuno puo’ essere forte se puo’ dare qualcosa di buono alla propria nazione. D’altronde la legge fondamentale è stata scritta in un momento cruciale per lo Stato ed era una sintesi perfetta delle esigenze di tutte le forze in campo perché tutti dovevano partecipare alla ricostruzione».
Karim vive a Malnate, la madre è istriana, il padre, ganese. Ascolta Beethoven e il rock dei Metallica, ha appena visto il film “Arancia meccanica” di Stanley Kubrick, legge Eschilo, Pirandello e Walter Scott. Non ha visto cadere il muro di Berlino, ma sulla politica ha le idee chiare. «Le differenze tra i partiti si assottigliano sempre di più, perché c’è un vuoto rispetto al passato e si continua a tenere vivo il fantasma di ciò che è stato, senza far maturare una vera cultura delle istituzioni. La classe dirigente attuale usa schemi vecchi e ignora che l’istruzione, scientifica e umanistica, è il primo fattore di sviluppo».
Non ha ancora scelto che cosa farà da grande, anche se un pensierino a lettere classiche lo ha già fatto. «La letteratura trasmette le idee e le idee influenzano le azioni – conclude il giovane liceale -. E’ per questo che la letteratura dovrebbe avere un peso importante nella nostra vita. Penetra meno velocemente della televisione, ma più in profondità».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Aprile 2010
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