Cappuccini e brioches con Carlo Chiodi

Serata di ricordi e presente con la presentazione del libro del giornalista di radio missione francescana scomparso un anno fa

libro chiodiLe cuffie, i baffi, il titolo della sua trasmissione e sullo sfondo il verde di Radio missione francescana.
La copertina del libro di Carlo Chiodi Cappuccini e brioches, disegnata da Andrea Benzoni, si presenta così. In un teatro Santuccio pieno di amici, dove anche le autorità sono venute in quella veste, c’è aria di festa e non di commemorazione per un grande varesino scomparso un anno fa. Allora arrivarono in quattromila per il suo ultimo saluto e furono tante le testimonianze d’affetto.
"Carlo ha cambiato stato, ma è qui presente con noi" ha detto Padre Gianni con una forte emozione subito dopo il breve intervento del sindaco Fontana. "Ci accomunava la scelta della fede, – ha continuato il presidente di Rmf, – ma c’erano anche differenze ed eravamo complementari. Non amava la tecnologia poi pian piano imparò".
Una serata di ricordi e presente condotta da un brillantissimo Roberto Bof.
Marina Corradi, giornalista di Avvenire ha ricordato che "a Carlo interessava davvero ascoltare quello che dicevano gli intervistati. Lui finiva sempre con una domanda positiva, tesa a un bene che si poteva incontrare. C’era una preoccupazione educativa verso il bene. Una tensione contraria all’individualismo e al nichilismo. Era testimone capace di aderire alla realtà. Come ci aveva insegnato don Giussani".
Sul palco insieme a lei anche Alberto Reggiori e Daniele Marantelli. Il medico che lavora all’ospedale e che svolge un’intensa attività in Uganda si è soffermato su alcune caratteristiche forti di Carlo Chiodi. "Quello che mi ha sempre colpito era la capacita di creare un’unità dove tutti si riconoscevano. Sapeva incontrere la gente. Mi colpiva la sua disponibilità anche le iniziative per l’Africa e aveva la semplicità di chi si fida".
libro chiodiIl parlamentare del Pd, un po’ il peppone della serata, come lo ha presentato Boff, ha ricordato "l’amore sconfinato per la libertà e per chi ha bisogno. Era sempre curioso e voleva sapere cosa succedeva alla Camera. Mi sentivo a casa mia con lui. Aveva un straordinaria sensibilità e anche nei momenti drammatici lui sdrammatizzava".
Tra il pubblico molti protagonisti che hanno permesso la realizzazione del libro. Tra questi Andrea Benzoni che ha ricordato i tantissimi scherzi fatti insieme. E poi Monica Zappa che ha curato parte dello sbobinamento del lavoro di Carlo. "Lui aveva un tesoro che erano le interviste. Volevamo custodirle e così è nato il libro partecipando della sua gioia. Aveva incontrato un grande amore e andare a casa sua era andare in un luogo di pace. Aveva capacita di giudizio, ma anche di perdono e di silenzio".
Il giornalista della Prealpina Gianfranco Giuliani ha lavorato anche lui ai testi. "La gratitudine è davvero grande per aver partecipato alla stesura del libro. Era un uomo leale capace di accogliere e il libro lo testimonia. Non è un libro su Carlo Chiodi,  ma di Carlo Chiodi. È un’esperienza che prosegue perché è un libro scritto al presente".
Una serata che non poteva finire senza guardare al futuro con un’indicazione forte di Padre Gianni. "Raccogliamo l’eredità di Carlo facendoci testimoni della realtà del buono e del bello. Il testamento deve essere rinnovato e va comunicato". Per questo, grazie anche al lavoro di Raffaele Cattaneo che coinvolgerà le testate locali,  verrà istituito un premio giornalistico alla memoria di Carlo per valorizzare l’informazione sociale. Per lui questi erano temi caldi e, come hanno ricordato in tanti, anche se non è stato un vero giornalista ha svolto questa funzione in modo ancora più vera e profonda senza tante prediche ma testimoniando la realtà.
Ha chiuso l’incontro Jezel, la moglie di Carlo, che proprio nel giorno del suo compleanno ha avuto in dono una serata davvero speciale densa di affetto. "Ringrazio tutti e i miei figli che mi sono stati vicini giorno dopo giorno in questo lungo anno. Lui si è sempre divertito e sono molto contenta di aver seguito la sua scelta di andare alla radio".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Maggio 2010
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