Gli avvocati: “Lucchina agì solo per interesse pubblico”

Arringa dei legali che difendono l'ex direttore generale nel processo sugli appalti gonfiati per il reparto infettivi

Si è svolta oggi (venerdì 7 maggio) l’arringa della difesa di Carlo Lucchina al processo sui presunti appalti gonfiati per il reparto infettivi dell’ospedale. Gli avvocati dell’ex direttore generale hanno contestato la tesi dell’accusa e chiarito che il manager aveva dato corso all’appalto nell’ultimo giorno del suo mandato solo perché aveva a cuore l’interesse pubblico e la prosecuzione dei lavori. Secondo la difesa inoltre una volta decaduta l’accusa di mafia a carico della ditta Russello di Gela tutto il castello accusatorio è crollato e continuare il processo è stato pretenzioso da parte del pm che ha portato sul banco degli imputati i massimi dirigenti della struttura ospedaliera. Ancora secondo la difesa tutto l’impianto del processo sarebbe viziato da un vuoto probatorio e dalla mancanza di un vero movente per sostenere i presunti favoritismi e gli appalti gonfiati da parte di un manager come Carlo Lucchina che, all’epoca, stava per ascendere al massimo ruolo nella sanità lombarda e non aveva alcun interesse personale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Maggio 2010
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