Riprendiamoci la città! In cento rispondono

L'iniziativa partita pochi giorni fa da Luisa Oprandi e Adele Patrini ha già riscosso grande successo

Donne che leggono la realtà quotidiana in città e nel territorio e la raccontano: una proposta partita solo due giorni fa da Adele Patrini e Luisa Oprandi e che ha già ottenuto quasi un centinaio di consensi, di richieste di essere informate, di disponibilità a dare una mano, di “era ora!”.
Esiste quindi un bisogno se, come dicono le amiche promotrici dell’iniziativa, “tante di queste donne disponibili e favorevoli all’idea non le conosciamo ed è bellissimo che il messaggio sia andato molto al di là delle nostre normali amicizie, che sono già tante”.
Solo con questo primo passo si è aperto uno scenario variegato e ricchissimo di donne di varie età, attive negli ambiti scientifico e culturale, dell’arte e del volontariato. Ed ora il progetto parte.
La novità assoluta è la “costruzione dal basso”: chi desidera si incontrerà prossimamente con Adele e Luisa per un aperitivo da Zamberletti, potrà dare il proprio contributo in termini di idee, proposte e il tutto assumerà tratti definiti senza impostazioni predefinite.
“ Vogliamo assolutamente che questo sia lo stile che ci caratterizza – spiega Luisa Oprandi – perché la partecipazione allargata, il coinvolgimento sono elementi essenziali per costruire qualcosa che abbia il carattere della condivisione e che sia davvero “per tutti”. Nella nostra città ci sono tante realtà bellissime di cui non si parla e tante persone meravigliose che operano in ambiti di grande impegno cultuale o dove sia necessario metterci il cuore. Di questo vogliamo assieme parlare, raccontarci vicendevolmente tutte queste esperienze. L’idea è venuta a noi in un contesto di assoluta semplicità, ma non desideriamo essere noi a decidere per altri: il territorio è di tutti e tanti i modi di leggerlo, coglierne aspetti e caratteristiche, problemi e soluzioni; perciò occorre uno sguardo che sia plurimo ”.
Partono da un terreno comune Adele e Luisa, il ricco mondo del volontariato dove entrambe sono attive costantemente da tanti anni: “lì abbiamo toccato con mano tanta fatica ma anche tanto coraggio e tanta dignità – racconta Adele Patrini – Ci siamo poi accorte che sono davvero tante le donne che hanno una grande forza interiore, un cuore immenso, un coraggio e una tenacia invidiabili. Allora, chiacchierando ci siamo dette che la nostra città, il nostro territorio è anche questo mondo meraviglioso “in rosa” che ci piace portare alla luce. E’ come se guardassimo il territorio “con gli occhi delle donne”, con quell’attenzione al particolare che ci caratterizza e sicuramente non parleremo solo di donne o alle donne. E poi è ancora tutto da costruire assieme.”

Donne che leggono la realtà quotidiana in città e nel territorio e la raccontano: una proposta partita solo due giorni fa da Adele Patrini e Luisa Oprandi e che ha già ottenuto quasi un centinaio di consensi, di richieste di essere informate, di disponibilità a dare una mano, di “era ora!”.
Esiste quindi un bisogno se, come dicono le amiche promotrici dell’iniziativa, “tante di queste donne disponibili e favorevoli all’idea non le conosciamo ed è bellissimo che il messaggio sia andato molto al di là delle nostre normali amicizie, che sono già tante”.
Solo con questo primo passo si è aperto uno scenario variegato e ricchissimo di donne di varie età, attive negli ambiti scientifico e culturale, dell’arte e del volontariato. Ed ora il progetto parte.
La novità assoluta è la “costruzione dal basso”: chi desidera si incontrerà prossimamente con Adele e Luisa per un aperitivo da Zamberletti, potrà dare il proprio contributo in termini di idee, proposte e il tutto assumerà tratti definiti senza impostazioni predefinite.
“ Vogliamo assolutamente che questo sia lo stile che ci caratterizza – spiega Luisa Oprandi – perché la partecipazione allargata, il coinvolgimento sono elementi essenziali per costruire qualcosa che abbia il carattere della condivisione e che sia davvero “per tutti”. Nella nostra città ci sono tante realtà bellissime di cui non si parla e tante persone meravigliose che operano in ambiti di grande impegno cultuale o dove sia necessario metterci il cuore. Di questo vogliamo assieme parlare, raccontarci vicendevolmente tutte queste esperienze. L’idea è venuta a noi in un contesto di assoluta semplicità, ma non desideriamo essere noi a decidere per altri: il territorio è di tutti e  tanti i modi di leggerlo, coglierne aspetti e caratteristiche, problemi e soluzioni; perciò occorre uno sguardo che sia plurimo ”.
Partono da un terreno comune Adele e Luisa, il ricco mondo del volontariato dove entrambe sono attive costantemente da tanti anni: “lì abbiamo toccato con mano tanta fatica ma anche tanto coraggio e tanta dignità – racconta Adele Patrini – Ci siamo poi accorte che sono davvero tante le donne che hanno una grande forza interiore, un cuore immenso, un coraggio e una tenacia invidiabili. Allora, chiacchierando ci siamo dette che la nostra città, il nostro territorio è anche questo mondo meraviglioso “in rosa” che ci piace portare alla luce. E’ come se guardassimo il territorio “con gli occhi delle donne”, con quell’attenzione al particolare che ci caratterizza e sicuramente non  parleremo solo di donne o alle donne. E poi è ancora tutto da costruire assieme.”

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Maggio 2010
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