Varese: provincia dei sette laghi, impero del cemento

Legambiente lancia la campagna "metti un freno al cemento" e denuncia il ridursi degli spazi liberi da urbanizzazioni. "Nelle discussioni sui Piani di Governo del Territorio bisogna partire da questi numeri"

Varese medaglia d’argento regionale, ma c’è poco da vantarsi. È una classifica segno sì di sviluppo economico, ma anche di problemi ambientali, quella della cementificazione che Legambiente Varese denuncia e rilancia. La nostra provincia è al secondo posto in Lombardia, subito dopo Milano, con il 28,7% della superficie cementificata. La superficie urbanizzata ammontava nel 2005 a poco più di 34.463 ettari, pari a quasi il doppio di quella agricola, mentre la velocità di trasformazione procapite delle aree agricole era elevata: -1,1m2/ab*anno. E parliamo di cinque anni fa.
“E’ per questo motivo indispensabile adottare politiche mirate al contenimento e alla regolamentazione del consumo di suolo – spiega Alberto Minazzi, coordinatore dei circoli Legambiente della provincia di Varese -. Siamo in tempo di discussione e presentazione dei Piani di Governo del Territorio: secondo noi non si può che partire da questi numeri per affrontare le sfide future della città. Riqualificazione, recupero, creazione di spazi aperti urbani, progettazione di nuove costruzioni organica e interna al PGT (fermando l’abuso delle varianti): punti di buonsenso, secondo noi.”

– La proposta di legge regionale a difesa del territorio

Legambiente rilancia la campagna “Metti un freno al cemento, costruisci natura” (info su: www.legambiente.org) per condividere con tutti i cittadini della Lombardia un impegno a fermare il consumo indiscriminato di suolo. Al centro della campagna una proposta di legge regionale di iniziativa popolare, sottoscritta lo scorso anno da oltre 12.000 cittadini lombardi e già depositata in Regione, titolata “Norme per il contenimento del consumo di suolo di suolo e la disciplina della compensazione ecologica preventiva”. Essa mira ad ottenere un riconoscimento giuridico fondamentale e per ora assente nelle leggi italiane: rendere il suolo un bene comune. Altro obiettivo chiave è quello di rendere obbligatorio dovunque possibile, il riuso delle aree dismesse per far fronte ad ogni nuovo bisogno insediativo. Solo quando si dimostra che è inevitabile usare suolo libero, viene imposto l’obbligo di compensare la perdita di valore ambientale, “costruendo natura” su una superficie doppia a quella consumata, rendendola fruibile alla comunità locale. Legambiente Varese auspica attenzione alla proposta dal Pirellone e si dice pronta al dialogo anche con il consiglio provinciale.

"Dati allarmanti"

I dati dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) relativi al periodo 2000 – 2006 riguardo la qualità del nostro suolo sono allarmanti, secondo il Cigno Verde: "l’80% del suolo è di scarsa qualità. Le ragioni? Inquinamento, specie invasive e cementificazione".
Legambiente Varese cita il primo rapporto sul consumo di suolo (www.inu.it) pubblicato dall’ONCS (Osservatorio Nazionale sul Consumo di Suolo) nel 2009, dal quale emerge come ogni giorno in Italia sparirebbe sotto il cemento qualcosa come un chilometro quadro, all’incirca 50 piazze del Duomo di Milano. La Lombardia, locomotiva dello sviluppo, in questo consumo di una risorsa non rinnovabile come lo spazio verde, è in primissima fila, essendo regione fra le più urbanizzate e cementificate d’Europa. dove quotidianamente "sparirebbero" oltre 12 ettari; e in otto anni sono stati irreversibilmente urbanizzati 430 chilometri quadri di aree agricole lombarde per fare spazio a edilizia residenziale e commerciale, strade, industrie, centri commerciali e capannoni.
Per realizzare una base informativa omogenea in tutto il territorio lombardo sulla destinazione d’uso dei suoli è stato realizzato, a partire dall’estate 2000, un progetto denominato DUSAF (Destinazione d’Uso dei Suoli Agricoli e Forestali) che ha di recente pubblicato un documento denominato “Uso del Suolo in Regione Lombardia”, consultabile sul sito: www.territorio.regione.lombardia.it

I dati sul consumo di suolo in Lombardia (Fonte: DIAP – Politecnico di Milano, su base ARPA)



Provincia

Suolo consumato annuo, ettari/anno (1999-2004)

Consumo annuo pro capite

m2 / ab * anno

Varese

312

4,0

Como

243

4,0

Lecco

149

5,0

Sondrio

123

7,0

Milano e Monza

893

2,4

Bergamo

634

6,5

Brescia

929

8,0

Pavia

544

11,0

Lodi

219

11,0

Cremona

289

8,6

Mantova

616

16,0

TOTALE LOMBARDIA

4950

5,5

Il consumo di suolo in provincia di Varese

Variazione tra il 1995 e il 2005

Suolo URBANIZZATO
+ 1.534 ettari (pari a più della metà di Varese)

Suolo AGRICOLO PERSO
– 742 ettari (pari a poco meno di 1/3 di Varese)
Suolo URBANIZZATO OGNI GIORNO
5.000 m2 (pari a circa 2 volte piazza del Duomo di Milano, ogni settimana)

Fonte: Rapporto 2009 ONCS, elaborazione Legambiente Varese

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Pubblicato il 25 Maggio 2010
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