Terza pista, WWF: ” migliorare il sistema aeroportuale senza danni per l’ambiente”

L'associazione ambientalista punta su una pianificazione di sistema dell'area milanese e del Norditalia e su miglioramenti infrastrutturali, ribadendo la contrarietà all'ampliamento di Malpensa

Resta alta la preoccupazione del WWF Italia per la notizia della progettazione della terza pista dell’aeroporto di Malpensa. La costruzione della terza pista, secondo gli ambientalisti, porterebbe il traffico aereo e i disturbi ancora più a ridosso del fiume, riducendo al minimo la porzione di area naturale del Parco Lombardo della Valle del Ticino.

Il WWF, che parteciperà sabato 29 maggio,in piazza Monte Grappa alle ore 10.30, il convegno “Identità ed ecologia, difendere la terra d’Insubria”, con la sua presidente lombarda Paola Brambilla, accanto a prappresentanti di Italia Nostra e Domà Nunch, interviene nel dibattito sulla terza pista con un documento in cui ribadisce la sua contrarietà all’intervento.
"David Cameron, neo Premier della Gran Bretagna ha preso una posizione contraria alla terza pista di Heathrow, nonostante questo scalo inglese gestisca all’anno più di tre volte i passeggeri di Malpensa (70 milioni contro 23) " ricorda il WWF. Una posizione "distante anni luce da quella sostenuta dai vertici SEA sul futuro di Malpensa, che vorrebbe invece acquisire nuove quote di traffico ingrandendosi con una terza pista, a scapito dell’ambiente delicato in cui si trova l’aeroporto e della salute dei cittadini. Più corretta invece la posizione di Cameron, auspicare un aeroporto migliore, non più grande". Un aeroporto, sostiene l’associazione, è pur sempre una struttura di servizio ad un tessuto economico esistente, "non può sostituirsi ad esso, le regole basilari economiche prima ancora che ambientali non lo consentono".

– Quattro punti per un sistema aeroportuale che non danneggi l’ambiente

WWF propone quattro punti su cui riflettere. Il primo riguarda la volorizzazione del sistema aeroportuale “milanese” Malpensa/Linate/Orio al Serio, investendo in migliori collegamenti del servizio pubblico tra gli scali, come alternativa alla terza pista. Per Malpensa andrebbe prolungata la navetta ferroviaria Malpensa Express fino al terminal 2 e sviluppato un nuovo collegamento da Malpensa Terminal 1 fino a Linate prolungando il passante ferroviario. Si nota poi che "le due piste di Malpensa non possono operare simultaneamente perché una progettazione sbagliata dello scalo non le rende compatibili con la norma europea. Oggi si vuole rimediare a questo clamoroso sbaglio con una terza pista, quando serve invece intervenire sulle piste attuali, per garantirne la contemporanea operatività".
Un terzo punto prevede "un piano aeroportuale per l’intero sistema del nord Italia, individuando quali aeroporti consolidare e sostenere con infrastrutture, quali definire di secondo o terzo livello. Malpensa può trovare una sua vocazione tenendo in considerazione tra l’altro lo sviluppo incontrollato, avvenuto in questi anni, degli altri 10 scali del Nord Italia (3 dei quali gravitano in Lombardia nel raggio di non più di 200 km da Malpensa)".  In questa chiave si raccomanda di tenere in considerazione l’integrazione del sistema aereo con il sistema ferroviario ad alta velocità in fase di realizzazione e completamento (Alptransit).
Infine, WWF chiede di rimodulare il carico merci di Malpensa individuando se altri scali aeroportuali non possano specializzarsi in questa direzione. In questo modo si libererebbero delle quote di trafficoper eventuali aumenti del trasporto passeggeri, a infrastrutture invariate.

SEA ha incluso nel suo piano industriale la nuova terza pista come investimento per sostenere lo sviluppo del traffico nel lungo periodo, ma, rileva WWF Lombardia, di questa scelta "per ora non c’è traccia nel Piano d’Area Malpensa, in via di ridefinizione"; nondimeno c’è già stato il primo via libera da parte dell’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) che ha iniziato a chiedere ai Comuni di adeguare i loro strumenti urbanistici alla nuova futura infrastruttura. "È censurabile il fatto che la terza pista proceda il suo iter autorizzativo senza che essa sia prima valutata all’interno del suo stesso piano territoriale di area vasta e con un percorso giuridico legislativo tutto da verificare".
Quanto al previsto aumento di passeggeri in occasione di Expo 2015, "in nessuna parte del progetto Expo viene menzionata questa necessità (ci sono solo nuove metropolitane e nuove autostrade)". E gli stessi organizzatori dell’Expo "hanno pesantemente rivisto al ribasso le stime dei biglietti venduti, passando da 29 milioni a 21 milioni di visitatori con conseguente riduzione degli utilizzatori di Malpensa". Si prla molto di sostenibilità per l’Expo, ma "per accogliere i visitatori compromettiamo l’ecologia delicatissima del fiume Ticino: quest’opera è all’interno del Parco Ticino, a ridosso del fiume e già ora ha un grosso impatto ambientale, figuriamoci un suo ampliamento", senza contare il territorio sottratto a Lonate Pozzolo, con la sua terrazza sul fiume di Tornavento di fatto isolata.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 28 Maggio 2010
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.