Al via la festa più lunga d’Italia

Dal 28 maggio al 29 agosto, per quattordici fine settimane con ristorante, dibattiti, spettacoli, spazio bimbi e tanto altro. Inaugurata la festa del Pd

festa schirannaVenticinque candeline per "venticinque anni insieme" come recita lo slogan scelto dal Pd per la sua festa alla Schiranna. Dal 1985 "si ripete un miracolo" come lo ha definito Stefano Tosi. "Centinaia di persone mettono a disposizione del partito il loro tempo. È un segnale chiaro e forte che c’è un modo diverso di fare politica. La festa è un’occasione importante per dimostrare che il Pd vuole e sa ascoltare con umiltà le famiglie, i lavoratori, le imprese del nostro territorio. Negli anni passati abbiamo messo al centro i temi economici denunciando la pesante crisi che si era abbattuta anche nel nostro paese. Il Governo non ci ha ascoltato e adesso ne vediamo le conseguenze. Quest’anno mettiamo al centro il tema del lavoro perché in due anni abbiamo perso un milione di posti di lavoro".
Alle 19, con la presenza anche dei parlamentari Rossi e Marantelli e del segretario cittadino Roberto Molinari, un taglio del nastro con aperitivo per tutti per la festa più lunga d’Italia. Tre mesi filati che iniziano oggi e terminano il 29 agosto con tutti i venerdì, sabato e domenica pieni di iniziative. Un’area rinnovata e più aperta.
Alimentazione, integrazione, ambiente, giovani e lavoro, cooperazione e nuove mafie sono i temi forti che la festa propone insieme con i tradizionali spazi per i bambini, libri e svago. Punto di forza una ristorazione all’aperto a prezzi popolari con una cucina di buonissimo livello.
"La festa è un’occasione di incontro, ma anche per fare politica, per affrontare questioni importanti". Luca Radice, responsabile provinciale di tutte le kermesse ha salutato con entusiasmo i volontari e tutte le persone arrivate per l’apertura.
Sabato e domenica alle 19,15 ci sarà sempre l’aperitivo con l’autore organizzato da Luisa Oprandi. Si inizia domenica 30 con la presentazione di I care per la Macchione editore, scritto proprio dalla professoressa Oprandi.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Maggio 2010
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