Varese ricorda i martiri delle foibe

Nuova intitolazione per via Istria alla presenza delle autorità comunali. Sissi Corsi: «Un ricordo dovuto a tanti esuli giuliani e istriani»

Cerimonia quest’oggi, lunedì 14, nel quartiere di Belforte a Varese dove l’amministrazione comunale ha deciso di rinominare via Istria con l’accostamento di questa strada ai "Martiri delle foibe", le migliaia di italiani eliminati dai partigiani di Tito negli anni tra il ’43 ed il ’47.

All’inaugurazione della nuova targa stradale (nella foto) sono intervenuti il sindaco di Varese Aldo Fumagalli, l’onorevole Marco Airaghi, la presidentessa del comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (foto in basso: il gonfalone), avvocato Sissi Corsi oltre a numerosi consiglieri comunali e al presidente del consigli della Circoscrizione 5, Angelo Malnati.

Particolarmente soddisfatta la signora Corsi (nella foto con il sindaco Fumagalli), portavoce di una realtà che conta diverse centinaia di persone in provincia di Varese: «La nostra associazione è nata nel 1947 per aiutare gli esuli, costretti a lasciare le proprie terre natali per non rinunciare alla cittadinanza italiana. Esuli accolti a fatica anche in Italia, bollati come "fascisti" e spesso costretti ad espatriare o a vivere in campi profughi». Una ferita per queste persone definite da Indro Montanelli come "italiani due volte, per nascita e per scelta" che solo in questi ultimi anni si sta sanando. «Chi è qui con me rappresenta ormai la terza generazione di quegli esuli: il ricordo di quei fatti – spiega ancora Corsi – e la memoria delle persone che hanno perso la vita in quanto italiani, devono essere tenuti vivi. È importante insegnare alle giovani generazioni quanto è accaduto a giuliani e dalmati, passati dalla tragedia delle foibe nel ’43 a quella dell’esilio del ’47 senza aver avuto la possibilità di decidere con un plebiscito il proprio futuro. Anche per questo domani (martedì ndr) terremo un incontro all’Università dell’Insubria su questi temi».

Tra i più felici per il posizionamento della targa dedicata ai martiri delle foibe vi è l’assessore Salvatore Giordano, il promotore dell’iniziativa all’interno della giunta di Palazzo Estense. «Sono orgoglioso di un momento come questo – ha dichiarato Giordano – perché dopo tanti anni di silenzio si è scelto di ricordare i martiri e gli esuli del popolo italiano. Persone che hanno sacrificato la propria vita per la Patria. Finalmente è stata data luce ad eventi rimasti troppo tempo avvolti dall’oscurità. Per questo il mio partito (Alleanza Nazionale ndr) ha voluto onorare la memoria dei martiri delle foibe con una corona di fiori».
Sulla stessa lunghezza d’onda sono state le parole dell’assessore Alessio Nicoletti che ha parlato della necessità di una riappacificazione storica a livello nazionale e dell’onorevole Airaghi il quale si è detto contento del fatto che dopo tanti anni è stata riconosciuta a livello ufficiale la tragedia delle foibe. La targa stradale "Via Istria – Martiri delle foibe" sarà integrata in futuro da una iscrizione marmorea che sarà posta nei pressi della vicina chiesa del Lazzaretto.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 14 Febbraio 2005
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.