“Ecco perché esco dal gruppo della Lega Nord”

L'intervento dell'ex consigliere comunale del gruppo Lega Nord che insieme a Maurizio Franzetti ha deciso di continuare ad appoggiare la giunta capeggiata da Sandro Damiani

Paolo Righi, leghista della prima ora, è uscito dal gruppo consiliare della Lega Nord di Malnate, insieme al collega Maurizio Franzetti, per continuare ad appoggiare la giunta del sindaco Damiani. Questo è il suo intervento integrale letto durante il consiglio comunale del 15 giugno.

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La Premessa – Mai avrei pensato di fare questo tipo di comunicazione, e penso anche che chi mi conosca bene, i miei amici, chi mi ha frequentato in questi anni, ascoltando quello che dirò penseranno che stia scherzando. E invece no, questa volta sono tremendamente serio, e quello che sto per dire è che da oggi non farò più parte del gruppo Lega Nord in consiglio comunale.
Chi mi conosce sa bene cosa rappresentava, e nonostante tutto cosa rappresenta ancora per me la Lega.

L’incontro con Umberto Bossi – Nel preparare questo intervento mi è venuto in mente quando nel lontano 85 o 86 non ricordo bene, una sera andando con un amico nel solito bar di Varese che allora frequentavo, vidi un manifesto che annunciava un comizio di tale Umberto Bossi presso la camera di commercio.. decidemmo di andarci, e lì quella sera per me fu come una folgorazione.
Ascoltai un uomo che con coraggio e determinazione, oltre a denunciare tutto quello che di marcio c’era nella vita politica, seppe indicarci anche qual era la via d’uscita.
Un uomo che ha saputo nel corso degli anni farci prendere coscienza di appartenere a un popolo, che ha saputo darci dignità e coraggio per rivendicare i ns. diritti, per troppi anni calpestati senza che nessuno prima di lui dicesse niente.
Un uomo che per noi tutti è stato un grande maestro, e non certo un cattivo maestro com’è stato detto nell’ultimo consiglio comunale.
Da quella sera per me la Lega è diventata quasi una ragione di vita.
Per questo la decisione che sto prendendo non è di certo facile.
Politicamente io sono nato nella Lega e morirò nella Lega, non ho ambizioni politiche.
Ero orgoglioso di poter amministrare il paese dove sono nato e cresciuto, cercando di riparare ad anni di disastri d’amministrazione della sinistra e di farlo sotto il simbolo per cui ho sempre creduto che è quello di Alberto da Giussano.
Poi è successo quello che è successo, per una faccenda che nulla ha a che fare con le vicende amministrative, per una questione che con un po’ di buon senso si poteva risolvere il giorno dopo, invece a mio avviso di buon senso ne è stato usato pochissimo, si sono incrinati i rapporti fra il ns. gruppo e il resto della maggioranza, e anche quelli all’interno del ns. gruppo.

Il commissariamento della sezione di Malnate – La ns. sezione è stata commissariata, ed è arrivato a guidarla un commissario da Buguggiate. Questi a mio avviso è partito subito con il piede sbagliato, forse senza essersi troppo informato, o informandosi dalle persone sbagliate, è uscito dicendo che quest’amministrazione fin qui aveva fatto poco e male; dimenticando che il gruppo più numeroso all’interno della giunta era composto da leghisti.
Poi ci ha indicato che dovevamo uscire dalla maggioranza, dicendo che in questa faccenda la Lega era stata umiliata. Cosa che in un primo momento avevo sottoscritto anch’io.
Poi ho riflettuto, e dopo che il commissario di Buguggiate aveva detto che per lui Malnate vale 1 e la Lega vale 1000, io non ho condiviso; io invece dico che Malnate vale 1000 almeno quanto la Lega, perché solo agendo per il bene dei cittadini che si amministra, si fa in modo che ancora più persone si avvicinano alla Lega.
Non ho ambizioni politiche, io, non devo far carriera politica, io, ribadisco che mi sono impegnato politicamente solo per il bene di Malnate, ed ero orgoglioso di poterlo fare portando avanti anche le idee della Lega. Ma in questo momento non si può correre il rischio di ridare in mano alla sinistra l’amministrazione del ns. comune. Malnate correrebbe un rischio troppo alto.
Il bene di Malnate a mio avviso si ottiene confermando la fiducia al sindaco e alla sua giunta, anche se a malincuore non fanno più parte gli assessori della Lega che bene avevano operato fino a questo momento, e che per motivi non politici, ribadisco, per motivi non politici, ora non ne fanno più parte. Per questo come già ho anticipato, abbandono il Gruppo consiliare Lega Nord Malnate, e continuerò ad appoggiare l’attuale amministrazione.

Nessuna pressione – Nel prendere questa decisione assicuro che non ho ricevuto nessun messaggio o telefonata e nessuna pressione psicologica, come invece ha dichiarato il commissario di Buguggiate; non ho capito a chi si riferisse..gli uomini con la U maiuscola a mio avviso sono quelli che hanno il coraggio di dire sempre la verità.
Permettetemi di fare un ringraziamento particolare a una persona, che senza di essa io non sarei qui a parlare questa sera; sto parlando di Fabio Gastaldello, oltre che un amico, è stato la persona che tanto si è impegnata a riportare a Malnate una sezione della Lega Nord, ed ha avuto anche il merito di riportarla alla guida del ns. paese.
Una persona che poi da assessore tanto si è impegnato nello svolgere il suo compito, ha saputo vincere lo scetticismo iniziale di molti, e col tempo ha saputo farsi apprezzare da tutti i suoi collaboratori. Un esempio di dedizione al lavoro che è molto raro vedersi in un uomo politico, ma sappiamo che per lui non era impegno, ma un piacere, perché per lui prima di tutto veniva l’impegno preso verso i suoi concittadini. Un grazie ancora a Fabio per quello che ha fatto e spero per quello che farà. Al mio ex gruppo, pur non condividendo la loro scelta, auguro un grosso in bocca al lupo anche a loro, nella speranza che questi avvenimenti possano contribuire alla creazione di un gruppo più solido, e che possa tornare presto alla guida del ns. paese. Anche se non ne farei più parte, ne sarei più che contento.
Chiudo dicendo che se anche da domani di fianco al mio nome non ci sarà più il simbolo della Lega, continuerò ad agire e pensare da uomo della Lega.
Perché possono togliermi una tessera, ma non mi toglieranno mai le mie idee.
Permettetemi quindi di chiudere dicendo:

W la Lega

W Umberto Bossi

W La Padania

W Malnate  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Giugno 2010
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