Si rivota sul Pgt battuto dall’opposizione

Antonio Sassi (presidente del consiglio comunale): «Mi hanno obbligato a convocare un consiglio comunale d'urgenza nel senso che ho dovuto farlo sulla base di una decisione del segretario comunale». Paganini: «Damiani vuole rivotare sull'osservazione n.22, la nostra, dove la maggioranza è già stata battuta. Non è accetabile la motivazione del segretario comunale»

Il voto sul  pgt del comune di Malnate non è finito. Dopo il lungo consiglio comunale di martedì 15 giugno, il presidente dell’assemblea civica, Antonio Sasssi, ha convocato un altro consiglio d’urgenza per le ore 19 e 30 di venerdì 18 giugno, con un unico punto all’ordine del giorno: «Osservazione al pgt n.22, determinazioni». Si tratta di un aspetto delicatissimo perché quell’osservazione, presentata dal Pd, e già stata votata nell’ultimo consiglio comunale e ha visto la sconfitta della maggioranza (10 voti contro 8), dovuto alla convergenza del voto di Lega Nord e Partito Democratico. L’osservazione numero 22 contiene 92 punti, tra cui la salvaguardia di Monte Morone, dell’ex Cava Cattaneo e della Folla, che mettono in discussione l’intero assetto del pgt. «Ho lasciato ieri sera il consiglio comunale che si dovevano aggiornare le tavole del Pgt proprio per effetto della votazione sul punto 22 – dice il presidente del consiglio comunale Antonio Sassi –. Oggi mi hanno obbligato a convocarlo nel senso che ho dovuto farlo sulla base di una decisione del segretario comunale che, guardando gli atti, è giunto alla conclusione che non si capisce cosa è stato respinto e cosa no. Se la controdeduzione fosse stata accolta non c’era questo problema. Io mi fido».
La spiegazione non convince per niente il capogruppo del Pd Eugenio Paganini che replica così: «Quei 92 punti, che noi abbiamo presentato nell’osservazione numero 22 e sulla quale abbiamo battuto la maggioranza, stravolgono di fatto il Pgt. La giunta Damiani ha perso sul documento politico più importante e adesso rimette in discussione quella votazione? Inoltre, durante la conferenza dei capigruppo, si era deciso di votarla in maniera univoca, con l’avallo del segretario comunale».
L’ultimo consiglio comunale è stato piuttosto turbolento vista la posta in gioco. L’opposizione non ha risparmiato critiche al presidente Sassi, fino ad allora considerato uomo super partes. “Lo scivolone”, secondo il Pd, sarebbe avvenuto durante la votazione all’osservazione numero 23 presentata da Elia Azzalin e riguardante sue proprietà, votazione da cui il consigliere della Pdl avrebbe dovuto astenersi, cosa che non è avvenuta. «Cosa potevo fare? Non sono mica un buttafuori da discoteca – commenta Sassi -. Mi buttava fuori lui, vista la sua mole. Ho sempre cercato di essere equidistante e di interpretare al meglio il regolamento. Io sono il garante di tutti i consiglieri e ho cercato sempre di mediare: l’ho fatto sul tricolore, sentendo tutti e facendo votare una mozione univoca, e penso di averlo fatto anche ieri sera».
Sassi non nasconde la sua amarezza per il momento difficile che sta passando la maggioranza e anche per la tensione che aleggia in consiglio comunale. «Vivo male questi momenti, perché ho un’alta considerazione della dialettica politica – conclude il presidente – se mi attaccano politicamente rispondo politicamente. All’opposizione dico: se la prossima volta vieni con una mozione di sfiducia nei miei confronti sono il primo a firmarla (sorride, ndr). Mi piacerebbe andare in vacanza ma non posso, perché sono un soldato semplice e i soldati semplici vanno alla guerra. Mentre i generali stanno sempre dietro le linee».
Il riferimento a qualsiasi assente eccellente della maggioranza è puramente casuale.

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Pubblicato il 16 Giugno 2010
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