Presentato il Piano di Sviluppo Regionale

L'appuntamento al Pirellino, presente l'assessore Cattaneo, ha visto elencare gli interventi previsti: centrale la questione infrastrutture in vista di Expo 2015, senza dimenticare sicurezza idrogeologica, turismo, sistemi e servizi territoriali

È stata presentata oggi al "Pirellino" di Varese, la sede distaccata della Regione Lombardia, la bozza del Programma Regionale di Sviluppo (PRS), strumento complesso che mira a tradurre in atto programma elettorale proposto ai cittadini lombardi dall’amministrazione eletta.
Lo sviluppo delle grandi infrastrutture, autostradali e ferroviarie, regionali e internazionali, ma anche
il piano territoriale di Malpensa, il sostegno alle imprese e ai settori di eccellenza e i rapporti con il Canton Ticino, che non possono prescindere dal piano di sviluppo del territorio per una
provincia come Varese, sono alcuni dei progetti compresi nel piano regionale di sviluppo della nona legislatura della Giunta. Lo scopo della "tappa" varesina era di rimarcare l’importanza del territorio e delle proposte che da questo emergono, perchè il PRS risulti costruito "dal basso" più che "dall’alto".
A presentarlo al Tavolo territoriale di Confronto di Varese erano l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, affiancato dal presidente della Provincia di Varese Dario Galli, con l’intervento di numerose autorità locali, tra cui l’assessore alla Promozione turistica e Università del Comune di Varese, Enrico Angelini, il presidente
della Camera di Commercio, Bruno Amoroso, consiglieri regionali di maggioranza (Longoni, Lega), e opposizione (Tosi e Alfieri, PD).

"Sono molto convinto dell’importanza di questo modello – ha detto l’assessore Cattaneo – la programmazione regionale è tanto migliore quanto più nasce dal basso. Non siamo qui per una formalità burocratica, ma per confrontarci con le proposte del territorio. La Lombardia è un motore a 12 cilindri, tante quante sono le province della nostra regione e ciascuno deve dare il proprio
contributo".
Il territorio provinciale di Varese richiede interventi articolati e di varia natura: fondamentalmente il PRS vi riconosce tre aree fondamentali corrispondenti a montagna, colluina e pianura, ognuna con sue speciificità comuni, così come suddivide la Lombardia in quattrio grandi ambiti principali (montagna alpina, Pedemontana da Varese a Brescia, area metropolitana milanese inclusiva della Brianza monzese e asta del Po dalla Lomellina a Mantova).
Per Varese, decisivo resta il nodo infrastrutturale, vista la vocazione di hub di comunicaizoni che la provincia, per sua stessa collocazione, naturalmente manifesta. Direttrici transnazionali, terrestri e aereee (Malpensa) la vedono al centro di un imponente processo di infrastrutturazione. Sotto il profilo infrastrutturale saranno dunque decisivi la realizzazione dell’Autostrada Pedemontana e del collegamento ferroviario internazionale Arcisate-Stabio e il completamento del set di infrastrutture di
connessione con Malpensa, oltre a una serie di interventi puntuali di rango urbano. Non viene meno, con tutto ciò, l’attenzione a una mobilità "dolce", locale o turistica, avviando interventi di connessione tra piste ciclabili, a partire da quelle esistenti o lungo il tracciato tra il Parco Campo dei Fiori e il Parco del Ticino o in Valle Olona, e il potenziamento del bike sharing.

Tornando alle pianificazioni strategiche si parla di potenziare le relazioni di area vasta, dunque riorganizzazione del nodo ferroviario di Varese, Piano Territoriale d’Area Malpensa e collegamento stradale Varese-Como-Lecco. Sul piano della sicurezza idrogeologica saranno sviluppate, estendendo il coinvolgimento dei privati già sperimentato con successo, si prevedono azioni coordinate per la messa in sicurezza la riqualificazione ambientale dei bacini di Olona, Bozzente, Lura ed Arno, ("fiumi difficili, specie il Bozzente" spiegava l’arc. Visconti snocciolando i punti del PRS) valorizzando lo strumento dei Contratti di Fiume, oltre ad azioni integrate di salvaguardia e tutela a nord del Polo
Fieristico di Rho-Pero (Sito di Expo 2015).
Per la sicurezza urbana e territoriale, verranno sperimentati interventi integrati per il monitoraggio dei
fenomeni di degrado e per la riqualificazione sociale in isolati urbani, a partire dal quartiere Seprio a Cardano al Campo. Saranno sviluppate nell’ambito dello specifico patto interistituzionale e transnazionale, azioni integrate per la sicurezza del Lago Maggiore. Verranno infine stabilizzate, ad
esito della sperimentazione in corso, le procedure riferite al Numero Unico Europeo 112, che ve de Varesa provincia di sperimentazione a livello nazionale.

Saranno altresì attivate azioni di valorizzazione e promozione delle funzioni rare e delle eccellenze: la realizzazione del campus universitario di Varese, la qualificazione della rete ospedaliera, a partire dal nuovo polo pediatrico del ‘Ponte del sorriso’, il sostegno al Distretto aerospaziale, in accordo con le azioni del Governo, alla candidatura di Monte san Giorgio a patrimonio dell’umanità UNESCO, allo sviluppo del Polo per la formazione e il lavoro nel settore aeronautico e del Museo dell’Aeronautica presso Malpensa. E ancora: attività sperimentali e di ricerca per le tecnologie a basso impatto ambientale, consulenze per l’accesso alle fonti energetiche rinnovabili e promozione dell’efficienza energetica a Busto Arsizio.
Sul fronte del turismo, particolare attenzione sarà data alla valorizzazione del patrimonio monumentale e culturale, come il Polo congressuale e culturale di Varese e la qualificazione dell’accessibilità al Santuario e al borgo di Santa Maria del Monte. Ad essi saranno correlate azioni per la messa in rete e la promozione coordinata dei siti museali, archeologici ed artistici sparsi nel territorio provinciale.
A sostegno, infine, delle imprese, saranno sviluppate le azioni di semplificazione amministrativa avviate nel Varesotto – insieme alla Camera di Commercio – quale sperimentazione pilota per la Lombardia, con particolare attenzione all’efficacia degli Sportelli Unici per le Attività Produttive ed all’interoperabilità delle rispettive piattaforme tecnologiche, orientate all’utente finale. Sarà anche
valorizzata ed incentivata la Responsabilità Sociale di Impresa, fattore di sviluppo ancora poco esplorato.
Per una maggiore consapevolezza della rilevanza dei temi alla base di Expo 2015, saranno avviati programmi di sensibilizzazione ed approfondimento con il coinvolgimento coordinato della scuola, dell’impresa, della pubblica amministrazione e del Terzo Settore.

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Pubblicato il 25 Giugno 2010
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